La Partita Pronti via e dopo appena 50 secondi la Fortitudo si porta in vantaggio: gran tiro di Kuba dopo una splendida azione personale, l’estremo difensore avversario compie il miracolo ma Daniele Zullo come un falco anticipa tutti e la mette nell’angolino più lontano. In questa fase in campo ci sono soltanto i pometini che dopo aver sfiorato il raddoppio in diverse circostanze lo trovano al 9’ con Simone De Simoni che su assist di Kuba da calcio d’angolo firma il 2-0 con un destro secco. E’ a questo punto che la Fortitudo inizia a fare accademia e smette letteralmente di giocare, favorendo il clamoroso ribaltone dell’History che in appena tre minuti passa dallo 0-2 al 3-2 in virtù delle reti di Guitaldi, Carlettino e del capitano Giuseppe Galante. Stefano Esposito in panchina è tarantolato, per non parlare dei direttori Paolo Aiello e Daniele Loscrì che a bordo campo sembrano due leoni in gabbia. La compagine romana in chiusura di tempo sfiora addirittura il clamoroso 4-2 (miracolo di Ciattaglia) e quando sul Palalavinium sembra calare la notte, sale in cattedra ancora lui, Daniele Zullo. Proprio a ridosso della sirena, il numero sette supera uno, due, tre, quattro avversari e davanti al portiere fa centro con un tocco morbido che manda le squadre al riposo sul risultato di 3-3. In avvio di ripresa i pometini mettono ancora il naso avanti grazie ad un autorete di Galante (4-3) che devia alle spalle del proprio portiere il corner teso del solito Kuba ma è clamoroso quello che accade di lì a due minuti: come nel primo tempo infatti, l’History riesce nuovamente a capovolgere la situazione e con Galante e Guitaldi si riporta in vantaggio. A questo punto siamo sul 5-4 per i romani e calcolando anche il risultato dell’andata, la Fortitudo ha un piede e mezzo fuori dalla Coppa. I ragazzi di Esposito però riaccendo improvvisamente la luce ed un triangolo perfetto tra Zullo e Proja consente al numero 11 di scaricare in rete la palla del 5-5. La gara si innervosisce, De Simoni rischia di andare anzitempo sotto la doccia ma ancora Proja al 9’ si inventa un goal incredibile con un millimetrico pallonetto sul portiere in uscita che fa spellare le mani al pubblico presente. Pomezia è finalmente di nuovo avanti, ma ancora non basta perché non solo serve vincere, ma bisogna farlo con almeno due goal di scarto. I pometini allora si buttano in avanti alla ricerca del goal qualificazione e dopo un rigore grosso come una casa negato a Kuba trovano la preziosissima rete con Decina: è questa la marcatura che spacca letteralmente la partita in due e che costa anche il giallo al numero sei per la grandissima e prolungata esultanza a petto nudo sotto il settore dei tifosi di casa. La Fortitudo adesso va che è una bellezza e riprende a girare a pieno regime: Super Zullo sigla l’8-5 con un’altra azione personale e ancora Proja, di tacco, porta a 9 i goal per i padroni di casa, prima che in chiusura Carlettino depositi alle spalle di Ciattaglia la sesta rete di giornata per la squadra capitolina.
Stefano Esposito Nonostante la vittoria ed il passaggio del turno, non riesce a sorridere a fine partita l’allenatore pometino, al quale non sono andati giù i sei goal subiti e soprattutto alcuni atteggiamenti dei suoi ragazzi: “in questo periodo i risultati ci stanno dando ragione – ha dichiarato – ma io ancora non sono contento di alcuni atteggiamenti sia dentro che fuori dal campo”. “E’ una cosa – ha proseguito – sulla quale stiamo lavorando, stiamo cercando di far capire ai ragazzi quanto sia importante il gruppo rispetto ad ogni singolo, ogni settimana abbiamo qualche problemino da risolvere però continuiamo a lavorare. Io non mi sono mai fermato, non mollo mai e quando i ragazzi capiranno che tutti sono utili e nessuno indispensabile faremo sicuramente ancora meglio in termini di risultato”. “Oggi – ha spiegato – non sono contento della fase difensiva, non volevo assolutamente prendere sei goal. L’unione di un gruppo si vede nella gestione dei momenti difficili, è facile essere amici ed aiutarsi quando tutto va bene e siamo in vantaggio mentre a questa squadra risulta difficile darsi una mano nei momenti di difficoltà”. “Proprio la gestione dei momenti difficili – ha chiosato Esposito – è una situazione sulla quale dobbiamo lavorare molto. Anche se tatticamente stiamo facendo progressi enormi, purtroppo a livello di comportamenti siamo ancora molto indietro”.