Il Comune di Aprilia sta per ritornare alla normalità. Terminati “sulla carta” a dicembre 2015 i lavori al palazzo di vetro, che ha subìto un restyling da 1,5 milioni di euro grazie ai fondi europei avuti da Aprilia, i dipendenti comunali stanno per rientrare in possesso della loro sede.
E proprio per consentire le operazioni di trasloco degli uffici comunali, nei giorni di lunedì 24, martedì 25 e mercoledì 26 ottobre resteranno chiusi al pubblico gli uffici del III Settore (Istruzione, Cultura e Sociale), IV Settore (Urbanistica, Ambiente), V Settore (Lavori Pubblici e Manutenzioni), VI Settore (Attività Produttive), Sportello Europa. Uno stop necessario per portare tutti i faldoni dalla sede provvisoria a pochi metri di distanza, al palazzo ristrutturato.
Oltre al costo della ristrutturazione, il Comune di Aprilia ha dovuto spendere 9 mila euro di pulizie straordinarie (addirittura 560 sono state le ditte invitate a presentare la propria migliore offerta) e circa 140 mila euro di nuovi mobili tra armadi e scrivanie – prima con un acquisto da 119 mila euro, poi con una ulteriore spesa da 19 mila euro – così da rottamare quelle in uso finora risalenti agli anni settanta e ottanta.
E proprio per consentire le operazioni di trasloco degli uffici comunali, nei giorni di lunedì 24, martedì 25 e mercoledì 26 ottobre resteranno chiusi al pubblico gli uffici del III Settore (Istruzione, Cultura e Sociale), IV Settore (Urbanistica, Ambiente), V Settore (Lavori Pubblici e Manutenzioni), VI Settore (Attività Produttive), Sportello Europa. Uno stop necessario per portare tutti i faldoni dalla sede provvisoria a pochi metri di distanza, al palazzo ristrutturato.
Oltre al costo della ristrutturazione, il Comune di Aprilia ha dovuto spendere 9 mila euro di pulizie straordinarie (addirittura 560 sono state le ditte invitate a presentare la propria migliore offerta) e circa 140 mila euro di nuovi mobili tra armadi e scrivanie – prima con un acquisto da 119 mila euro, poi con una ulteriore spesa da 19 mila euro – così da rottamare quelle in uso finora risalenti agli anni settanta e ottanta.
22/10/2016