Marino è conosciuta in Italia per la sagra dell’uva e per i vini, per questo ogni amministrazione comunale nel proprio programma elettorale ha sempre puntato sulla valorizzazione della produzione vitivinicola. Quello che ha fatto anche il Movimento 5 Stelle, che a giugno ha vinto le elezioni. Eppure, c’è un atto che in molti non comprendono. Con delibera di Giunta numero 51 dell’11 ottobre, l’Amministrazione di Marino ha cancellato la partecipazione del Comune all’Associazione Nazionale Città del Vino. “Strumento di promozione turistica e di conoscenza delle eccellenze del Vino in Italia”, spiega il Pdi di Marino. “Associazione che il comune di Marino, insieme a quello di Frascati e di Zagarolo, fondarono nel 1987 a Siena (presso l’Enoteca Italica). Associazione oggi rafforzata nella partecipazione castellana anche con i comuni di Albano, Lanuvio e Genzano. Proprio qui, la scorsa primavera, una parte di Palazzo Sforza Cesarini è stata dedicata e affidata alla stessa Associazione per radicarne le azioni ed i benefici (in termini di turismo di qualità vocato all’enogastronomia e alla cultura) per l’area castellana”. Quale risparmio ci sarà per le casse comunali? È solo un fattore economico questa scelta, o è un modo per troncare con gli indirizzi politici del passato?
22/10/2016