Al tavolo dei relatori, oltre alla Boschi (arrivata con quasi un’ora di ritardo) c’erano il sottosegretario Sesa Amici, il senatore Claudio Moscardelli e il segretario provinciale Pd Salvatore La Penna. Clamorosamente vuoto è rimasto il posto di Enrico Forte, consigliere regionale Pd. Segno di una evidente spaccatura all’interno del partito.
Fuori dal Victoria Palace, luogo scelto per l’incontro (piccolo ma ideale per dare l’idea di folla) i sostenitori del No con striscioni e megafono, tenuti a bada da un dispiegamento di forze dell’ordine mai visto neanche in occasione del derby.
Il Ministro Boschi era in formissima. Ha parlato della sua riforma, di quanto sia importante non perdere l’occasione di modernizzare il paese, di snellire la burocrazia e di “semplificare la vita dei cittadini”. Mai un attimo di tentennamento. “Il referendum è determinante. Se la riforma si realizza lo decidiamo insieme il 4 dicembre. Io credo che sia importante sentirci tutti coinvolti e non spettatori di scelte che faranno altri. Chi resta a casa perde l’occasione di far parte del futuro”. Alla fine dell’intervento sono partiti i selfie, le strette di mano, le foto con i fans. Quasi come una diva della tv, ha ricevuto complimenti sulla sua bellezza, più che sulla sua bravura. Bella è bella, ma è anche brava. Tranne quando si esce dal solco. A quel punto, alza il muro. Si perché c’è qualcuno che ha provato a fargli una domanda sulla riforma e correttamente si è qualificato come giornalista. “Ah, no… no!”, ha detto andandosene. “No” cosa? Condividere la riforma significa anche chiarire alcuni aspetti della riforma stessa? O la parola della Boschi è incontrovertibile? La domanda era semplice: se un cittadino è d’accordo con solo una parte dei quesiti del referendum, cosa dovrebbe votare? Perché è stato scelto un quesito unico anziché spacchettare gli argomenti? Ecco: domande che si fanno tutti i cittadini ma che la signora Boschi ha preferito non ascoltare. Peggio ha fatto il suo collaboratore: “Non è che non si possono fare domande, ora il Ministro sta parlando con le persone e poi se ne va”. Quindi non si possono fare domande? “Non ho detto questo – fa il collaboratore – ho detto che il ministro ora sta salutando le persone e poi se ne va”. Campione di retorica. E per la Ministra un’occasione persa per dimostrare di non essere solo bella.