Rida Ambiente mercoledì aveva annunciato la chiusura del suo impianto a partire da oggi: in pratica 50 Comuni del Lazio – tra cui Roma, Latina, Castelli Romani e litorale, non avrebbero più potuto sversare i propri rifiuiti indifferenziati nel sito apriliano di trattamento biologico-meccanico, di fatto creando una vera e propria emergenza.
“Diamo volentieri atto all’Assessore Buschini, che ha schierato i più qualificati esperti del suo staff per trovare una soluzione, di essere immediatamente intervenuto per tentare di rimuovere subito le principali criticità e di aver individuato un percorso che, se le attese saranno confermate nella settimana entrante, dovrebbe avviare una più adeguata programmazione delle discariche laziali, in attesa del nuovo piano regionale”.
“Abbiamo rappresentato il rischio derivante da un contesto regionale di impianti di discarica spesso vetusti e del tutto inadeguati agli standard europei – ha spiegato Fabio Altissimi, amministratore unico di Rida Ambiente –, come la cronaca anche giudiziaria di questi anni ha evidenziato fin troppo bene. L’Assessore ha ritenuto appropriato in questa fase lo strumento dell’accordo interregionale in modo da superare, in attesa della nuova pianificazione di settore, le attuali carenze del sistema delle discariche laziali e le conseguenze che da queste potrebbero derivare per l’ambiente e la salute pubblica”.
“In base agli impegni assunti dalla Regione Lazio, i conferimenti dei Comuni potranno proseguire fino al 28 ottobre. “Per il periodo successivo a tale data, anche in vista della prossima ispezione della Commissione europea – precisa Altissimi – dovremo dunque attendere la programmazione che la Regione Lazio intenderà disporre riguardo alle discariche laziali nonché gli esiti dell’auspicato accordo interregionale. La fattiva iniziativa dell’Assessore e lo spirito di collaborazione manifestato oggi ci sembrano un taglio netto con certe prassi del passato e ci lasciano ben sperare per il futuro”.