La comunicazione annuncia che si potrà riprendere a conferire dal 26 ottobre per massimo due giorni a settimana, nei limiti giornalieri contrattualmente stabiliti per ciascun comune.
“La sospensione – si legge nel documento – è dovuta all’inadempimento da parte della Regione Lazio dell’obbligo di individuazione della ‘rete integrata e adeguata’ di impianti di smaltimento di rifiuti in ambito regionale, con la conseguente assoluta ed oggettiva impossibilità a svolgere l’attività di trattamento a causa della mancanza di discarica presso cui conferire i svolazzi derivanti dal medesimo trattamento, come meglio riportato nella diffida alla Regione Lazio del 18 ottobre”.
A rischiare l’emergenza sono 50 Comuni, tra cui Roma, Latina, Aprilia, Anzio, Nettuno e i Castelli Romani, oltre alle città della provincia di Latina.