L’ente, che in pochi conoscono ma che riveste una notevole importanza, ha sede a Latina Scalo e il suo obbiettivo è quello di favorire l’insediamento di nuove imprese nella sua area di competenza: da Castel Romano fino a Pontinia. Per le opere di urbanizzazione nell’area industriale a ridosso di Pomezia, la società Lazio Innova nel 2014 ha già erogato in favore del Consorzio oltre 367mila euro, quale prima quota del contributo. Il 26 gennaio 2015 – si legge – è stato sollecitato l’appalto dei lavori ed è stata richiesta la documentazione prevista, ma il 25 maggio 2015, “non avendo provveduto, nei termini stabiliti, all’appalto delle opere, ha inviato una richiesta di proroga fino al 31/08/2015”, si legge sul bollettino ufficiale della Regione. Proroga concessa, a patto che l’affidamento dei lavori venisse effettuato entro il 31 dicembre scorso.
Il Consorzio per lo Sviluppo Industriale Roma-Latina, con una nota del 9 giugno 2016, “non avendo provveduto, nei termini stabiliti, all’appalto delle opere e a seguito del sollecito regionale del 26/05/2016, ha inviato un’ulteriore richiesta di proroga di 180 giorni, non suffragata da alcuna motivazione”. La Regione, a quel punto, ha detto basta. È partito così il procedimento per la dichiarazione di decadenza del contributo regionale, di conseguenza il Consorzio dovrà dire addio ai cinque milioni di euro promessi ma non ancora erogati e, soprattutto, dovrà restituire i soldi già incassati nel 2015.