Una volta fermato, il peschereccio è stato ricondotto nel porto canale di Fiumicino per procedere al sequestro delle attrezzature utilizzate, mentre il pescato, ancora vivo, è stato rigettato in mare. A carico del comandante dell’unità, oltre a 6 punti di penalità sulla licenza di pesca, è stata elevata una denuncia penale alla locale Procura della Repubblica, trattandosi di illecito che, proprio perché compiuto in un’area marina protetta, assume maggiore gravità.
Le attività di verifica sulla filiera ittica condotte durante la settimana a tutela dei consumatori e della salute pubblica, hanno registrato 103 controlli effettuati, con l’elevazione di 16 verbali amministrativi per un importo complessivo di 26.332 euro a carico dei trasgressori e circa 90 kg di prodotti sottoposti a sequestro. Diverse le irregolarità riscontrate quindi nei vari mercati, ristoranti e pescherie visitate dai nuclei specializzati della Guardia costiera, con sanzioni dovute soprattutto alla mancanza di tracciabilità e etichettatura, nonché alla commercializzazione di prodotti ittici scaduti e non più adatti al consumo umano.
I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni.