Tutto è partito dalla denuncia di una donna al commissariato di Cisterna. La signora ha raccontato agli agenti che qualche giorno prima aveva ricevuto una telefonata da un numero che non conosceva. All’altro capo una donna con un forte accento straniero, che le chiedeva gli estremi di un documento d’identità per fare dei fantomatici controlli sul contatore di luce e gas. Seppure con una certa riluttanza, la signora glieli ha forniti ma poco dopo ha contattato i gestori Eni ed Enel, che le hanno assicurato che quella telefonata non era stata fatta per conto loro. La truffa era nell’aria.
Il giorno dopo, nella cassetta della posta la donna ha trovato un foglio prestampato con una strana richiesta, quella di inviare via Whatsapp al numero di cellulare riportato sul volantino gli estremi del contratto di fornitura del gas. Fiutando il pericolo, a quel punto la signora è corsa in commissariato a raccontare tutto alla polizia.
Grazie alla collaborazione con la Questura di Napoli, gli agenti di Cisterna hanno identificato un 49enne napoletano, A.G. le sue iniziali, titolare dell’utenza telefonica indicata sul volantino. Ai poliziotti ha confermato di essere stato a Cisterna qualche giorno prima ma non ha dato altre spiegazioni, perciò è stato denunciato e il suo eventuale ruolo nella vicenda è al vaglio degli inquirenti.
Secondo i poliziotti, la truffa di cui stava per essere vittima la signora consisteva nella stipula di contratti per la fornitura di gas ed elettricità per gestori diversi da quelli che il malcapitato ha già in essere. Per farlo, i truffatori acquisiscono in modo fraudolento i dati dell’utente e il numero del contratto di fornitura. Sono in corso approfondimenti per capire se a Cisterna si siano verificati episodi analoghi.