Tutto tace da Palazzo Marconi dopo l’aut aut che il Partito Democratico, maggiore azionista della maggioranza che governa Frascati, ha dato al sindaco Alessandro Spalletta nel consiglio comunale di martedì scorso per bocca del suo capogruppo Gianluigi Peduto: 48 ore di tempo per rassegnare le dimissioni oppure sarebbero stati gli stessi consiglieri a dimettersi, facendo così decadere l’intero consiglio e la sindaco. L’ultimatum però è scaduto oggi senza che le dimissioni siano state presentate, mentre già di buon mattino erano stati i consiglieri di minoranza a presentarsi a Palazzo Marconi, presso la segreteria comunale, attendendo invano i colleghi di maggioranza per porre fine a questa sindaca tura. Dunque si è ancora in attesa della decisione di Spalletta che dovrebbe arrivare al massimo entro domani mattina. Se alla fine il sindaco dovesse dimettersi ( e sembra questa l’ipotesi più probabile) avrebbe, comunque 20 giorni per ripensarci, cercando in quel lasso di tempo di rimettere la sua maggioranza attorno a un tavolo per tentare di andare avanti nel suo mandato. Con questa mossa poi, Spalletta potrebbe rimandare la scadenza per la presentazione dell’Assestamento di Bilancio, punto più importante all’odg del consiglio di martedì, che è stato ritirato dal sindaco perché, in attesa della presentazione di ulteriore documentazione, il Collegio dei revisori aveva espresso parere non favorevole al documento. Quello che accadrà nelle prossime ore è, dunque ancora un punto interrogativo. Se il sindaco non si dimetterà entro domani, saranno i consiglieri di maggioranza, insieme a quelli della minoranza, sempre più allibita da questo teatrino, a presentare le proprie dimissioni. E allora sì che per la sindaca tura Spalletta sarà la fine e l’arrivo del commissario prefettizio diventerà una realtà, con nuove elezioni alle porte nella primavera del prossimo anno
Maristella Bettelli
28/07/2016