E dalle prime ore di domenica pomeriggio, attraverso le vie di Sabaudia si è snodato un corteo colorato e festante accompagnato dal suono ritmato di un tamburo mentre veniva spazzata la strada per far posto ad una pioggia di petali variopinti che vengono benedetti. Davanti a tutti i guerrieri dal turbante giallo che precedevano il passaggio dei libri sacri e poi il guru in preghiera. Dietro prima le donne e poi gli uomini rigorosamente scalzi. Migliaia le persone presenti a riprova dell’importanza della comunità sikh in Italia e nella provincia di Latina dove sono presenti almeno quindicimila persone, in gran parte occupate nell’agricoltura e nell’allevamento del bestiame.
Nel corso della giornata si è svolto un incontro ufficiale dei sikh con le istituzioni locali, organizzato dall’ Anolf Cisl insieme con l’Ass Gurudwara Singh Sabbha. Il presidente della comunità Sikh Dhillon Singh Karamjit nel ringraziare tutti ha ricordato la religiosità della festa la quale consente loro di farsi conoscere ai cittadini di Sabaudia attraverso le proprie tradizioni e ha ricordato come la comunità sabauda sia stata sempre loro vicina facendo si che si potesse alimentare il desiderio degli indiani di ricambiare l’ospitalità, contribuendo con orgoglio attraverso il loro lavoro all’economia della città e in generale del nostro paese.
Il Segretario Generale UST CISL Latina Roberto Cecere nel ringraziare tutte le autorità presenti ha sottolineato il momento difficile fatto di profonde divisioni in Europa e quindi la responsabilità che abbiamo come CISL nel fare attenzione alle iniziative che mettiamo in campo. Il convegno si è concluso con il riconoscimento da parte della Comunità Indiana ai presenti di una targa a sottolineare il senso dell’evento come un momento di confronto e di scambio necessario a meglio comprendere ed aiutare a far crescere la comunità sikh all’interno della nostra, consapevoli che questo è il modo giusto per portare avanti, concretamente, un percorso di integrazione tra culture diverse, del quale abbiamo bisogno oggi più che mai.