Nonostante il pessimo stato in cui si trova la Pontina, una delle strade più pericolose d’Italia, con un manto stradale colabrodo e l’assenza della più elementare forma di illuminazione, su quella strada si continua a correre. E parecchio.
Incoscienti ed incuranti non solo dei limiti di velocità e soprattutto del buon senso, gli automobilisti hanno sempre e comunque fretta e spingono sull’acceleratore senza badare troppo alla prudenza. Lo dimostra che negli ultimi giorni, la Polizia Stradale di Aprilia ha effettuato controlli sulla velocità ed i risultati sono stati, come sempre, disarmanti: cento multe in un paio d’ore di servizio sul rettilineo all’altezza di Campoverde, tutte per eccesso di velocità. Ma non di 6 o 7 km orari più del limite: si parla di velocità medie tra i 150 e i 160 km orari.
Alla Pontina viene riconosciuto un primato non invidiabile, quello di essere una delle strade più pericolose d’Italia in quanto a numero di incidenti per chilometro e di morti per incidente. Secondo i dati diffusi dall’Aci e dall’Istat nel 2014 sulla via Pontina si sono registrati oltre trecento incidenti sul tratto che da Roma arriva a Terracina. Oltre seicento i feriti e una decina i morti. Il tratto più pericoloso è proprio quello dei primi 40 chilometri della strada, tra Roma e Aprilia, sui quali si registra una media di otto incidenti ogni mille metri.
Pericolosità di ben sette volte superiore alla media italiana, dovuta non solo alla distrazione dei guidatori, all’alta velocità e all’alcool. Purtroppo, molto spesso, a provocare gli incidenti è la scarsa manutenzione stradale.
Ampie buche, veri e propri scalini dovuti allo sfaldamento dell’asfalto, in alcuni tratti addirittura sgretolato. In assenza di pioggia, gli automobilisti riescono a evitare le buche presenti, creando comunque delle situazioni pericolose per gli altri veicoli. Quando piove però, le buche si riempiono di acqua, diventando invisibili e provocando il fenomeno dell’aquaplaning. Impressiona anche la quantità di rifiuti gettati in alcuni punti della Pontina, trasformati in vere e proprie discariche. Calcinacci, frigoriferi, divani dismessi e mobili.
La Polizia Stradale di Aprilia a breve sarà dotata di telelaser, apparecchi che controllano la velocità “a distanza”, che potranno controllare la velocità anche dai cavalcavia. Niente più inchiodate davanti agli autovelox mobili montati sulle auto della Polstrada. Da luglio Astral, l’azienda regionale che ha in gestione la strada, inizierà a montare la cartellonistica come previsto dalla legge. Poi non ci sarà più scampo per gli irriducibili dell’alta velocità.
Incoscienti ed incuranti non solo dei limiti di velocità e soprattutto del buon senso, gli automobilisti hanno sempre e comunque fretta e spingono sull’acceleratore senza badare troppo alla prudenza. Lo dimostra che negli ultimi giorni, la Polizia Stradale di Aprilia ha effettuato controlli sulla velocità ed i risultati sono stati, come sempre, disarmanti: cento multe in un paio d’ore di servizio sul rettilineo all’altezza di Campoverde, tutte per eccesso di velocità. Ma non di 6 o 7 km orari più del limite: si parla di velocità medie tra i 150 e i 160 km orari.
Alla Pontina viene riconosciuto un primato non invidiabile, quello di essere una delle strade più pericolose d’Italia in quanto a numero di incidenti per chilometro e di morti per incidente. Secondo i dati diffusi dall’Aci e dall’Istat nel 2014 sulla via Pontina si sono registrati oltre trecento incidenti sul tratto che da Roma arriva a Terracina. Oltre seicento i feriti e una decina i morti. Il tratto più pericoloso è proprio quello dei primi 40 chilometri della strada, tra Roma e Aprilia, sui quali si registra una media di otto incidenti ogni mille metri.
Pericolosità di ben sette volte superiore alla media italiana, dovuta non solo alla distrazione dei guidatori, all’alta velocità e all’alcool. Purtroppo, molto spesso, a provocare gli incidenti è la scarsa manutenzione stradale.
Ampie buche, veri e propri scalini dovuti allo sfaldamento dell’asfalto, in alcuni tratti addirittura sgretolato. In assenza di pioggia, gli automobilisti riescono a evitare le buche presenti, creando comunque delle situazioni pericolose per gli altri veicoli. Quando piove però, le buche si riempiono di acqua, diventando invisibili e provocando il fenomeno dell’aquaplaning. Impressiona anche la quantità di rifiuti gettati in alcuni punti della Pontina, trasformati in vere e proprie discariche. Calcinacci, frigoriferi, divani dismessi e mobili.
La Polizia Stradale di Aprilia a breve sarà dotata di telelaser, apparecchi che controllano la velocità “a distanza”, che potranno controllare la velocità anche dai cavalcavia. Niente più inchiodate davanti agli autovelox mobili montati sulle auto della Polstrada. Da luglio Astral, l’azienda regionale che ha in gestione la strada, inizierà a montare la cartellonistica come previsto dalla legge. Poi non ci sarà più scampo per gli irriducibili dell’alta velocità.
15/06/2016