Il 30 marzo del 1995 anni fa veniva ritrovato il corpo brutalizzato di Don Cesare, 80enne parroco di Borgo Montello. Si stava interessando del traffico di rifiuti in quel pezzo di Agro pontino martoriato dalla mala-politica e dalla lobby dei rifiuti. Tecnicamente la causa della morte fu attribuita a soffocamento dovuto alla dentiera. Che era stata ingoiata a seguito delle percosse.
Si sospetta invece un delitto atroce, insabbiato e ancora scomodo nel capoluogo venuto su all’insegna della retorica tutta ordine e disciplina e poi comandato a tappeto dai demo-presunti-cristiani. Quegli scribi alla cui ombra è stato spartito e violentanto l’Agro, eredi di Don Sturzo che hanno permesso che un Sacerdote venisse ammazzato così, accettando persino il tentativo di oblìo sulla vicenda.
L’anziano sacerdote non fece finta di nulla, come fecero e continuano a fare molti, dentro e fuori le istituzioni. Ed ora forse avrà giustizia. Forse.