Al ballottaggio, la sorpresa: Klaus Iohannis riuscì ad invertire le percentuali trionfando col 60% dei consensi contro il 40% del Primo Ministro. Il quale, si legge nelle cronache su internet, aveva tentato di ottenere il maggior numero di voti con la complicità di alcuni Presidenti di seggio che – sempre stando ai siti web di informazione rumeni – avrebbero svolto il loro compito in maniera non trasparente e forse poco onesta. Uno di questi presidenti, accusato di truffa aggravata, era riuscito a fuggire dal suo paese e a nascondersi in Italia, ad Aprilia. L’Autorità Giudiziaria di Bucarest, la capitale rumena, ha così emesso un mandato di cattura internazionale a carico di questo Presidente di seggio, rintracciato in questi giorni proprio ad Aprilia dai Carabinieri del Reparto territoriale e tratto in arresto. Si tratta di un 46enne, S.V., che ora è stato portato nel carcere di Latina e non è detto che non sarà estradato per essere giudicato nel suo Paese.
Fa riflettere come la Romania, vista dagli italiani – a torto – come terra di illegalità possa emettere addirittura un mandato d’arresto europeo per un reato che in Italia sarebbe visto come minore. Segno concreto, forse, che la Romania ha un concetto molto più alto di democrazia che non l’Italia.