Continua ad avere un’eco nazionale la vicenda che vede opposto l’Ato4 a un giornalista di Latina Oggi. Dopo le pronunce in più gradi, anche la Corte di Cassazione ha dato la ragione al giornalista. Si chiude così una vicenda iniziata addirittura nel 2008. Così riporta il sito per la difesa della libertà di stampa “Ossigeno per l’informazione”:
«Il presidente della quinta sezione penale della Corte di Cassazione, Maurizio Fumo, ha rigettato l’opposizione all’archiviazione di una querela per diffamazione, presentata nel novembre del 2008, da Sergio Giovannelli, responsabile della segreteria tecnica di Ato4 (ossia l’organo che ha il compito di controllare il corretto funzionamento di Acqualatina), nei confronti della giornalista di Latina Oggi, Graziella Di Mambro, e del direttore Alessandro Pangutti. Giovannelli contestava un articolo a firma di Di Mambro, pubblicato a fine agosto del 2008, nel quale la giornalista scriveva che la segreteria tecnica non aveva mai svolto il ruolo di controllore, coprendo “ogni gaffe della società”. Il giudice non solo ha dichiarato il ricorso “inammissibile”, ma ha anche condannato Giovannelli al pagamento delle spese processuali e al versamento di 1000 euro alla cassa delle ammende. La sentenza, del 21 ottobre 2015, è stata depositata alla Cancelleria lo scorso 4 marzo 2016. Già il 19 aprile 2010 il Gip del Tribunale di Cassino aveva chiesto l’archiviazione del procedimento, riconoscendo nel lavoro della cronista il rispetto del diritto di critica, ma il querelante si era opposto, appellandosi – tra l’altro – a un ritardo nella richiesta di archiviazione e nell’emissione del provvedimento. Ossigeno si è già occupato di Di Mambro e di Latina Oggi. La testata, tra il 2006 e il 2013, era stata la destinataria di 21 querele da parte del presidente della Provincia. Di recente, sempre Di Mambro, con il collega Federico Domenichelli, era stata querelata dal sindaco di Sperlonga».