- 1- Lavori pubblici: quali le opere prioritarie da realizzare per migliorare Rocca di Papa?
MARIKA SCIAMPLICOTTI
Dopo aver fatto tanto in questi anni, è arrivato il momento di impegnarsi per collegare le grandi opere realizzate. Dobbiamo ricreare e rafforzare il tessuto, sociale ed economico della città. La funicolare è un’opera che nel giro di poco sarà completata e funzionale. Dobbiamo essere bravi a mettere in rete le infrastrutture: dai parcheggi ai luoghi pubblici. La situazione delle casse comunali non consente voli pindarici: dobbiamo portare a chiusura quanto ancora non completato. Senza dimenticare il Piano regolatore generale per il quale attendiamo il rientro dalla Regione.
MASSIMO GRASSO
L’Amministrazione uscente lascia una situazione di cassa disastrosa, c’è poco da programmare grandi opere. Quel poco che si potrà fare, magari per completare le opere incompiute, va fatto grazie all’intervento dei privati, con strumenti come il project financing. La verità è che si rischia il commissariamento prima che si insedi il nuovo sindaco. Purtroppo, bisogna dire che ci sono problemi più urgenti dei lavori pubblici: il Comune è sotto organico, mancano almeno una quarantina di dipendenti. Qui bisogna pensare all’ordinaria amministrazione.
GENNARO SPIGOLA
Quella uscente è un’Amministrazione che lascia un debito di 20 milioni e che è stata affetta da prodigalità. Le grandi opere? Difficile pensarci. Non dimentichiamo che il nuovo sindaco erediterà una funicolare che è incompleta e che comunque non servirà a nulla. L’albergo di piazza Margherita? Ci è costato più di 4 milioni e non si vede via d’uscita. Avevamo chiesto negli anni passati che i soldi investiti sulla funicolare fossero investiti sul trasporto pubblico, ma i nostri appelli sono stati inutili. Purtroppo in queste condizioni il massimo che si può fare sarà limitare i danni.
EMANUELE CRESTINI
La situazione debitoria che lascia l’attuale Amministrazione comunale lascia pochi spazi di manovra. Dovremo rivedere contratti, accordi, tipi di appalti, concessioni. Tutto quello che, puntando allegramente su prestiti plurimilionari da ripagare fino al 2044, è stato fatto finora. Noi ci impegniamo a concludere i lavori rimasti incompiuti, ricontrattando soluzioni finanziarie con le parti coinvolte, avendo però come priorità di non accendere ulteriori mutui. In alcuni casi, sarà difficile, ma è l’unica via d’uscita dal vicolo cieco in cui ci ha incastrato Boccia.
- 2 – In sintesi, il punto principale che qualifica il suo programma per queste elezioni comunali 2016?
MARIKA SCIAMPLICOTTI
Due i punti: la ricucitura del tessuto urbano e sociale della città e la continuazione del percorso di valorizzazione del centro storico. Abbiamo la necessità di rilanciare l’immagine di Rocca di Papa: il nostro centro è una ricchezza assoluta alla quale contribuiscono, rendendola viva, anche i tanti stranieri che vi abitano. Il nostro “laboratorio del centro storico” ha ricevuto una menzione speciale dalla Città della fraternità. Rocca deve diventare un modello di sviluppo inclusivo e sostenibile, sul piano sociale ed ambientale.
MASSIMO GRASSO
Pianificazione del territorio e abusivismo edilizio: queste sono le prime cose alle quali dovremo pensare una volta eletti. Per anni a Rocca di Papa si è costruito senza criterio: non vogliamo mandare nessuno fuori dalla propria casa, faremo di tutto per fare restare i cittadini nelle proprie abitazioni ma senza gravare sulle casse comunali. Stiamo studiando le tecniche adeguate. Sul fronte dell’inclusione bisogna attuare politiche di inclusione ed integrazione: le comunità di stranieri non possono essere avulse dal contesto sociale cittadino.
GENNARO SPIGOLA
Rocca di Papa è una città tutta da rifare, tutta da ripensare. Basta pensare quanto sta accadendo sul fronte delle case abusive: quelle abitazioni vanno acquisite e, quando non demolite nei casi più gravi, vanno utilizzate per fini sociali. Sul fronte sociale, bisogna fare ancora molto: il tema dell’inclusione ci vede in prima linea nel rispetto dei diritti e dei doveri di tutti i cittadini. Chi viene deve rispettare le regole della civile convivenza, ma a noi spetta il dovere di ospitalità e di rispetto dell’altro. Per ultimo i rifiuti e le tasse: con tutto l’abusivismo che c’è a pagare sono sempre i soliti. Servono controlli e regole.
EMANUELE CRESTINI
Dobbiamo riconsiderare la funzione del Comune, che è quella di erogare servizi e non elargire favori. Per questo sono necessari rigore, legalità e trasparenza nelle risposte ai cittadini. Una rinascita che si deve basare su un modello economico che metta a frutto le nostre vere ricchezze: l’ambiente e la nostra storia. Sul fronte abusi edilizi, riteniamo che siano da recuperare tutti i nuclei abusivi perimetrabili, applicando le norme urbanistiche vigenti caso per caso. Naturalmente, la complessità del problema e il fatto che non sia stato affrontato per tanti anni, impone grande attenzione.