Non sembrano migliorare le condizioni del Punto di Primo Soccorso di Cisterna di Latina. I medici continuano a lamentare ancora lo stato di abbandono in cui versano, a nulla sono serviti i loro appelli dove a gran voce chiedevano una maggiore attenzione per la struttura di Cisterna, che da un vero e proprio Pronto Soccorso è diventato uno struttura medica dove vengono svolti solo determinati servizi di emergenza. Una regressione non dovuta di certo agli operatori sanitari che ci hanno e ci lavorano ancora oggi, ma per una politica sbagliata che ha depotenziato uno degli unici servizi utili su un territorio troppo spesso dimenticato. Oggi si pagano le conseguenze di quelle scelte fatte sulla pelle dei cittadini e Il Pps di Cisterna è costretto ad operare in mancanza di sicurezza, dove il medico e l’infermiere di turno, soprattutto nelle ore notturne sono costretti a relazionarsi con ogni tipo e genere di persona. Non ci siamo sbagliati, avete letto bene, un medico e un infermiere, anzi nel totale delle 24ore uno dei quattro turni rimane scoperto e al medico è assegnato un assistente. Nella giornata di ieri è stato ripristinato il citofono a filo e non uno video come era stato richiesto visto che non esiste un front office nella zona d’attesa, in compenso però qualche settimana fa è stata istallata una seconda porta per evitare il contatto diretto con la sala medica dove si visitano i pazienti. “Siamo stanchi di fare appelli, non accade nulla – questo l’amaro commento del personale del Pps – si avvicina il periodo estivo e il nostro lavoro aumenta. Qui non si tratta di non farcela fisicamente, nessuno lamenta questo, il problema è che per occuparci di tutti gli utenti che si rivolgono a noi ci vorrebbe più personale. La notte siamo più preoccupati dalle visite di qualche squilibrato di turno, piuttosto che delle emergenze che dobbiamo gestire. Non c’è nessun controllo”. Una situazione preoccupante, sembra che ci sia la sola volontà di peggiorare uno stato dei fatti già vicino a quello che sembra essere l’ennesimo fallimento della sanità locale. Il problema ha interessato anche il sindaco di Cisterna Eleonora Della Penna che lo scorso 10 marzo si recò presso i locali del Pps. Una visita durata circa un’ora nella quale il sindaco, nel rispetto delle attività in corso, ha avuto ancora una volta occasione di confrontarsi con il personale della struttura sanitaria di via Monti Lepini raccogliendo le criticità e le questioni più urgenti. “Conosciamo bene la situazione del Punto di primo intervento di Cisterna – questo il commento all’epoca del Sindaco che coincide ancora con la realtà dei fatti – ed il sopralluogo ha confermato tutte le nostre preoccupazioni per una situazione che è insostenibile ormai da troppi anni. Problemi di sicurezza, strutturali, di carenza di strumenti e di personale che rendono la struttura sanitaria di via Monti Lepini assolutamente inadeguata per l’enorme utenza alla quale, di fatto, si rivolge. Parliamo di circa 14mila interventi ogni anno tra i quali si registrano anche accessi di cittadini residenti in comuni limitrofi. È ora che la Asl si renda conto di questa emergenza e prenda provvedimenti con soluzioni risolutive”.
12/05/2016