A LATINA E COLLEFERRO SI AMPLIANO LE DISCARICHE ESISTENTI
Molto probabilmente, le due discariche di Latina-Borgo Montello della Indeco srl e della EcoAmbiente spa verranno ingrandite per un totale di altri 565mila metri cubi, rispettivamente165mila metri cubi e 400mila metri cubi. Entrambe “le richieste – si legge nel ‘nuovo’ Piano – sono pendenti presso l’Area Valutazioni di Impatto Ambientale della Regione Lazio” visto che a breve – si legge ancora nel documento – “la provincia di Latina non ipotizza una crescita della raccolta della differenziata”. Stessa sorte anche per la discarica di Colleferro-Colle Fagiolara di proprietà di Lazio Ambiente spa, la società pubblica regionale, per un totale di 600mila metri cubi recuperati dallo “spostamento – è scritto tra le carte – di un elettrodotto interno al sito”.
IL ‘MEZZO’ MISTERO DI ALBANO
Il VII invaso della discarica di Albano-Roncigliano, l’ultima e più recente maxi buca in funzione da agosto 2011, si è trasformata invece, grazie al ‘nuovo’ piano, in un “mezzo” mistero. Viene considerato dalla Regione Lazio, alla data del 16 dicembre scorso, riempito non oltre il 48% e libero per il 52%, ma finendo così per contraddire le foto pubblicate in esclusiva dal nostro giornale il 22 dicembre e scattate con un drone (mini veivolo aereo di derivazione militare) che mostrano al contrario un esaurimento fin troppo precoce della gigantesca buca. Forse, proprio per evitare ‘improvvisi’ esaurimenti di spazio, il nuovo Piano prevede espressamente anche possibili ampliamenti ‘al volo’ delle discariche in funzione: “al fine di evitare nuove emergenze e superare le procedure di infrazione UE […] è necessario prevedere già da ora […] la possibilità di autorizzare ulteriori limitate volumetrie, nei siti già esistenti ed in esercizio, per le necessità di circa 3 anni a far data dall’approvazione del presente atto, da utilizzare come impianti di smaltimento dei residui del trattamento dei rifiuti urbani …”. Tradotto, se necessario la Regione Lazio si riserva il diritto di ampliare ulteriormente, quando, dove e come le pare, le discariche pre-esistenti: alla faccia della pianificazione programmata!
QUALCHE BUONA NOTIZIA
Nella Regione Lazio non verrà costruito nessun nuovo inceneritore, ma ‘solo’ ‘riammodernati’ i due impianti di Colleferro, di proprietà della Lazio Ambiente spa, e ampliato quello di Frosinone-San Vittore, di Acea, la municipalizzata romana dell’acqua.
3 INDIZI FANNO UNA PROVA: DISCARICHE, INCENERITORI … E ‘BIO’ METANO
Al posto di discariche e inceneritori, però, verranno realizzati un numero imprecisato di ‘bio’gas e ‘bio’metano. Si tratta degli impianti destinati a trattare i rifiuti umidi, sfalci, potature erbacee e avanzi alimentari, ma che spesso ricevono anche fanghi di depurazione delle fogne, scorie di inceneritori e scarti di aziende e industrie di vario tipo. Un problema che riguarda, in modo particolare, i Comuni a sud di Roma come, Ardea, Pomezia, Aprilia, Anzio, Velletri, ecc. In questi mesi, sono stati depositati i progetti e le richieste di autorizzazione alla costruzione, in parte già accolte, sono pendenti presso l’Area Rifiuti regionale. L’Assessore Buschini, sul punto, ci ha risposto che “il Piano intreccia le diverse esigenze. Man mano che diminuiscono i rifiuti indifferenziati e aumenta il porta a porta, si liberano degli spazi per questi impianti che potranno gestire le attività di compostaggio. Ci troviamo, da qui a breve, nella possibilità di pianificare anche questo tipo di investimenti. E, comunque, l’approvazione di ognuno di questi singoli impianti seguirà la procedura ferrea della Valutazione di Impatto Ambientale”.
La Regione Lazio non indica però nel Piano quanti impianti di questo tipo dovranno essere costruiti. Così, il rischio è che non sia l’amministrazione regionale a pianificare il futuro dei cittadini, ma le solite lobby del settore, con buona pace del principio di trasparenza nella gestione della pubblica amministrazione. Se questo è un ‘nuovo’ Piano …
L’unica nuova discarica, che sostituirà Malagrotta, verrà costruita a Roma, ma a decidere il luogo in cui verrà realizzata sarà il nuovo sindaco capitolino, subito dopo la sua elezione, in accordo con il Ministero dell’Ambiente. L’ha dichiarato in conferenza stampa il Presidente Zingaretti, che ha anche dichiarato: “entro il 2020 tutta la Regione Lazio avrà raggiunto il 65% di porta a porta”. La legge, prevedeva il raggiungimento di questo obiettivo entro il 31 dicembre 2012.