Per quanto riguarda la Tasi, quindi, le aliquote sono:
– 2,9 per mille abitazioni principali di categoria A1, A8 e A9
– 1 per mille ordinaria (es: seconde case, negozi)
– 1 per mille fabbricati rurali strumentali (esenti per l’Imu)
Per l’Imu:
– 10 per mille aliquota ordinaria (seconde case, aree fabbricabili, altri fabbricati, terreni agricoli)
– 4 per mille (case ‘di lusso’ abitazioni principali categorie A1, A8, A9)
– 7,6 per mille fabbricati categoria catastale D (attività produttive)
– 6,6 per mille immobili delle categorie catastali C1, C3 (come negozi e laboratori artigianali)
Per la Tari:
Le utenze domestiche hanno un’aliquota di 3,12 euro/mq. Tra le imprese, ecco le più rilevanti: campeggi, distributori carburanti (3,45 euro), stabilimenti balneari 2,19 euro; uffici, agenzie e studi professionali 5,96 euro, negozi di abbigliamento e calzature, cartolerie e negozi di ferramenta 5,76 euro; edicole, farmacie, tabaccai, negozi plurilicenze 7,15 euro; botteghe di parrucchiere, barbiere o estetista 5,62 euro; carrozzerie e autofficine 6,38 euro; ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub 16,63 euro; bar, caffè, pasticcerie 12,28 euro; ortofrutta, pescherie, pizzerie al taglio 16,10 euro; impermercati 10,23 euro.
L’Irpef si conferma allo 0,8.