Dipinti millenari, ville centenarie, torri medioevali, edifici storici nel cuore della città. I Castelli Romani sono ricchi, ricchissimi, di simboli monumentali e architettonici, troppo spesso nell’oblio e vittime di degrado e vandalismo. Lo sanno bene le amministrazioni comunali che stanno cercando di ritirare su simboli di storia e cultura: con risultati, tuttavia, alterni. Ad Albano Laziale, ad esempio, il governo cittadino sta facendo i conti con la longa manus dei teppisti, che nelle ultime settimane hanno preso di mira giardini come Villa Doria e Parco della Rimembranza, due spazi storici immersi nella natura, meta di passeggiate per giovani e meno giovani, ma purtroppo deturpati dai soliti vandali di turno: immediata la reazione del governo cittadino di Albano che è intervenuta per per la rimozione dei graffiti, pulitura da vernici spray ed eliminazione degli effetti dello smog e delle polveri. Chi, viceversa, giace nella indifferenza è la celebre torre d’Ammonte del quartiere Acquasanta, ai piedi del centro storico di Marino: la struttura, databile al XIV secolo, apparterrebbe al complesso difensivo allestito da Giordano Orsini nella seconda metà del Trecento e, attualmente, vive in uno stato di precarietà non più procrastinabile. Anche la lista civica “Damose da fa” ha richiamato l’attenzione della politica sulla torre simbolo castrimeniense, auspicando una opera di consolidamento e recupero. Poco più in là, in frazione, c’è poi la meravigliosa Appia Antica, che l’omonimo parco regionale e le associazioni ambientaliste periodicamente difendono dall’abbandono e dall’inciviltà. Per l’antica strada romana è in arrivo una buona notizia: dal Comune di Ciampino rendono noto che, dalle scorso martedì 26 aprile 2016 alle ore 7 di lunedì 2 maggio 2016, è stato disposto il divieto di transito in via Capanne di Marino in prossimità dell’intersezione con via Appia Antica per consentire gli interventi di realizzazione di un attraversamento ciclo-pedonale rialzato, finanziato dalla Regione Lazio e realizzato dal Parco regionale dell’Appia Antica: si tratta di una piccola opera ma molto importante e attesa dal comunità perchè consentirà agli amanti delle ‘quattroruote’ e delle passeggiate di godersi la Regina Viarum in maggior sicurezza e tranquillità. Qualche news positiva in arrivo anche per il rinomato Mitreo di Marino, millenaria rappresentazione della tauromachia casualmente rinvenuta nel 1962, durante i lavori di escavazione di una grotta in una cantina ai piedi dell’abitato storico. Negli ultimi anni il Mitreo è stato sottoposto all’atteso restauro conservativo grazie alla sinergia istituzionale tra Comune, Provincia, Museo civico, Sovrintendenza per i Beni archeologici del Lazio e Istituto Superiore di Conservazione e Restauro. Recentemente il commissario prefettizio Enza Caporale ha disposto un avviso pubblico per la presentazione di manifestazione d’interesse diretta alla promozione del “complesso archeologico del Mitreo di Marino”. Che sia l’avvio di un percorso che porti il Mitreo alla definitiva valorizzazione?
27/04/2016