QUALCUNO IGNORA IL VINCOLO? NUOVO SOPRALLUOGO SULL’IGDO
Una nota del Ministero dei Beni Culturali del 6 aprile scorso, che il nostro giornale è in grado di pubblicare in esclusiva, stabilisce che l’ex IGDO è un “bene di interesse storico artistico sottoposto a tutela di legge regionale e nazionale”. Il documento è firmato dall’architetto Agostino Bureca, capo della Direzione Generale della Soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio della provincia di Roma. Eppure, secondo alcuni amministratori pubblici tutto ciò non sarebbe sufficiente a stabilire con certezza che il colossale complesso urbanistico è sottoposto a tutela di legge. Per questo, entro maggio i funzionari del Ministero dovranno recarsi di nuovo nell’ex IGDO per verificare, ancora una volta, l’esistenza e la validità del vincolo. Qualcuno starebbe, il condizionale è d’obbligo, anche tentando di tirare per la giacchetta i dirigenti pubblici che dovranno occuparsi della spinosa vicenda. È quanto ha appreso il Caffè da una fonte qualificata che, almeno per il momento, preferisce restare anonima. Al sopralluogo, che si preannuncia esplosivo, prenderanno parte funzionari del Ministero delle Belle Arti, delegati del Ministero per lo Sviluppo Economico, rappresentanti dell’Amministrazione comunale, a cominciare dal primo-cittadino Giovanni Terzulli e dall’Assessore delegato al ‘recupero IGDO’ Marco Pazienza, i consiglieri comunali Marco Bartolucci, presidente della Commissione Urbanistica comunale, ed Elio Addessi e, per finire, delegati del Comitato Ciampino Bene Comune. “Ci è giunta voce – ha dichiarato al Caffè il consigliere Brtolucci, – che la SICIET, società che al momento detiene la proprietà dell’immobile, avrebbe negato nei giorni scorsi l’accesso nell’immobile a funzionari del Ministero delle Belle Arti. Il giorno del sopralluogo saremo presenti: nessuno – ha concluso – pensi di poter fare il furbetto!”
UN NUOVO CLAMOROSO DOCUMENTO ‘SI ABBATTE’ SULL’ASTA
Una nota ministeriale riservata, che il nostro giornale ha pubblicato sullo scorso numero del Caffè, dichiara la presunta nullità dell’atto di vendita del 1991 dell’ex IGDO. Ma alla ‘trama’ di quello che appare più un giallo che una storia di ordinaria amministrazione comunale, ora si aggiunge un altro tassello eclatante: “il 29 marzo 1960 – racconta al Caffè Carlo Eugenio Morganti, medico di famiglia di Ciampino da anni presidente dell’associazione ‘Parco del Principe alle Mura dei Francesi’ – la reverenda madre Antonietta Clemente, per conto della congregazione delle suore ‘Ancelle del Sacro Cuore di Gesù’, ha donato il complesso edilizio conosciuto oggi come ex IGDO ad un Ente ecclesiastico del Vaticano. Ma nella donazione vi era – sottolinea – il vincolo dello scopo irrevocabile del perseguimento dei fini di culto e beneficienza. Scopi e fini che, a mio avviso, vengono letteralmente calpestati dall’asta in corso di svolgimento, che invece pretende di privatizzare l’intero immobile senza rispetto per la storia, la cultura e l’identità di Ciampino e col solo obiettivo della speculazione. Mio nonno – ha sottolineato il chirurgo – ha costruito con le sue mani, insieme ad altri concittadini, l’intera struttura, affinché venisse utilizzata per fini pubblici. Qualcuno, forse, ha intenzione di cancellare anche la nostra memoria? Non glielo permetteremo.”
Infine il j’accuse di Morganti: “sono stato in silenzio fino ad ora, ma adesso basta. Sono stato io a rendere pubblica anche la nota ministeriale del 2011 con cui il Ministero delle Belle Arti dichiara la presunta nullità dell’atto di vendita del 1991 dell’ex Igdo. Debbo constatare che l’amministrazione Terzulli si dimostra incapace di reperire e leggere documenti, atti ministeriali e notarili che persino semplici cittadini come me riescono a procurarsi: ma come è possibile?”
L’ex sindaco di Ciampino (dal 1980 al 1989) Giovanni Venditti, l’ex sindaco (dal 1978 al 1980) e Presidente della Regione Lazio (dal 1985 al 1987) Sebastiano Montali e il consigliere Elio Addessi, hanno inviato anche questo documento alla Procura di Velletri, che si aggiunge alla querela penale della scorsa settimana che paventava la nullità dell’asta dell’ex IGDO. Ora, la parola passa ai magistrati, ma ancora prima agli amministratori pubblici per il sopralluogo che si terrà le prossime settimane!
IL SINDACO TERZULLI RISPONDE
Molte le domande che abbiamo inviato i giorni scorsi al sindaco di Ciampino Giovanni Terzulli. Era informato della nullità dell’atto di vendita dell’ex Igdo del 1991? Esistono successivi atti ulteriori a quello in nostro possesso (lettera Ministero di aprile 2011) che ne attestino la proprietà? L’asta può essere considerata regolare? In ogni caso, quante proposte sono arrivate entro il termine del 12 aprile? In quanti hanno partecipato? Si tratta solo di privati? L’asta si è conclusa con una assegnazione o un ‘vincitore’? Ha qualche altra cosa da dichiarare sulla vicenda della struttura ex Igdo? Terzulli ha risposto: “l’asta per l’acquisto del complesso IGDO si è svolta tra privati lo scorso 12 aprile, data in cui sono pervenute tre proposte. L’iter si concluderà il 28 aprile, giorno in cui ci sarà l’asta all’incanto tra i tre soggetti che si sono presentati. Considerazioni sulla regolarità dell’asta e sulla presunta nullità dell’atto di vendita del complesso risalente al 1991 non spettano a me ma agli organi preposti e ai proprietari del complesso”. Ancora nessuna risposta invece dalla Siciet e dal notaio Capasso che sovrintende l’asta.