«La mia candidatura – spiega la Mancini – è volutamente in campo prima dell’esito delle primarie del PD, in quanto, a prescindere da chi le vincerà, esse rappresentano dinamiche, metodi e sistemi di potere che non ci appartengono. Ci appartiene invece un senso delle istituzioni, della comunità e dell’impegno politico come spirito di servizio, che è insito nelle nostre piccole, grandi storie personali e nelle motivazioni ideali di questo nuovo, appassionante laboratorio politico che, non a caso, porta il nome di “Possibile”. Insieme possiamo, dal basso, con coraggio e a testa alta, affermare che anche qui, anche a Genzano, “un Altro Mondo è Possibile . Allo stesso tempo, non si può non prendere atto che l’esperimento di cinque anni fa è stato trascinato dentro un gioco di egoistiche componenti di partito che non rappresentano la città, e che non permetterebbero un’azione di governo libera dai poteri forti, e vicina alle esigenze reali dei cittadini. Per questo consideriamo valori irrinunciabili: l’uguaglianza come motore, la diversità come innovazione, l’indipendenza come necessità, l’alternativa come liberazione».