«La raccolta firme per sfiduciare il sindaco è evidente a tutti che è stata condotta non male ma malissimo, e sul sottoscritto non ci possono essere dubbi visto che sono l’unico consigliere comunale che con le proprie dimissioni ne ha mandati a casa due di sindaci e con questo erano tre, quindi il problema è sicuramente di chi si era sistemato i ruoli a dispetto di chi si dimetteva senza aver partecipato a nessuna riunione – scrive su Facebook il consigliere –. Davanti al notaio ho proposto io di depositare comunque le firme come è avvenuto nel 2001 su due fogli distinti, uno per la maggioranza e uno per la minoranza e Fanco poteva firmare con noi minoranza, nonostante io non condivida l’operazione notaio perché è da carbonari, oltre che dispendioso, quando basta andare al protocollo e dimettersi senza pagare nulla, altra nota negativa è il fatto che a me ha avvisato Alberto Sgro a titolo di amicizia e pochi minuti prima dell’incontro mi ha telefonato Fanco, che ringrazio ma io appartengo ad un altro partito e quindi avrebbe dovuto avvisarmi il mio partito. Comunque nonostante ciò ero presente all’appello».
Sulla convocazione del consiglio comunale spiega: «È facile parlare quando le responsabilità sono di altri, c’è una richiesta di convocazione del consiglio comunale firmata soprattutto dai consiglieri del PD, al segretario ho chiesto, se non volevano che lo convocassi, una rinuncia scritta e firmata dagli stessi che avevano fatto richiesta, non è mai arrivata. Le interrogazioni e le mozioni non consumate nei consigli precedenti devono obbligatoriamente riproposte al primo consiglio utile. Poi la polemica è sull’inserimento dei debiti fuori bilancio: arrivo in ufficio, trovo la cartellina con tutti i pareri e con le relazioni dei revisori dei conti. Io, secondo qualche demagogo, avrei dovuto fare finta di nulla. Sanno costoro che sono tutti frutto di transazioni? Sanno che se qualche società cita per danni l’amministrazione e chiede l’applicazione dei tassi d’interessi passivi io non avendoli portati in consiglio comunale concorro alla responsabilità?».