Il film è stato girato quasi interamente dentro le mura della Città del Vaticano tra il 2014 e il 2015 dove il regista segue due giovani reclute selezionate in Svizzera, René e Leo, che arrivano da luoghi ed esperienze anche familiari completamente diverse (uno laureando in teologia l’altro lavora in campagna) ma con “vocazione” simile, che completano la loro formazione tra esercizi spirituali e disciplina militare indossando la stessa multicolore divisa, interrogandosi sul senso della loro scelta.
Prodotto dal Centro Televisivo Vaticano, evento speciale alla mostra del Cinema di Venezia, il film di Gianfranco Pannone è un viaggio incuriosito e appassionato all’interno delle mura Vaticane, in luoghi spesso inaccessibili al pubblico, tra gli sguardi delle due reclute e gli spazi enormi ed affrescati della Città del Papa.
“E’ stata un’esperienza inaspettata e sorprendete – ha dichiarato Pannone – nella quale sono stato completamente libero di girare e rubare immagini di un mondo spesso ammantato da un velo di mistero, nonostante i colori sgargianti delle uniformi delle Guardie Vaticane. Non è un caso che il film esce nell’anno del Giubileo della Misericordia, quando Papa Francesco cerca di aprire la Chiesa al mondo rendendo il Vaticano più aperto; non poteva che accadere con questo Papa e in questo Pontificato”.
Il film documentario di Gianfranco Pannone in questi giorni viene proiettato in molte altre città italiane e verrà premiato con il Nastro d”Argento Speciale del Sindacato dei Critici Cinematografici durante la cerimonia che si terrà il 25 febbraio presso la Casa del Cinema di Roma e verrà proiettato il prossimo 3 marzo come evento speciale presso la sede ONU di Ginevra.
Per informazioni ed eventuali interviste a Gianfranco Pannone 336.942979 o [email protected].