I Carabinieri, nel corso dell’indagine denominata “Alta Tensione” hanno scoperto un’associazione per delinquere finalizzata all’indebito impossessamento di parte dell’energia elettrica attraverso la riduzione dell’effettiva rendicontazione dei consumi registrati dal contatore. Sarebbe di oltre 1,3 milioni di euro il valore dell’energia elettrica rubata. L’operazione ha portato all’esecuzione di cinque ordinanze di custodia cautelare e tre nel Lazio, tra Latina e Velletri. Il provvedimento ha riguardato Gianluca C., 40enne sardo; Marco M., 59 anni di Quartu Sant’Elena; Marco S., 48enne di Velletri ma residente a Cisterna, ex dipendente Enel; Nereo M., 53enne di Genzano ma residente a Cori, anche lui ex dipendente Enel; Michele F, 52 anni, di Trapani ma residente a Decimoputzu. Eseguite dai Carabinieri, le indagini sono state avviate dai carabinieri della Sardegna in collaborazione con quello del Lazio e sono state svolte attraverso intercettazioni, volte a scoprire eventuali allacci abusivi e manomissioni di contatori.
I carabinieri del Comando provinciale di Cagliari, con la collaborazione del personale del Comando provinciale di Latina e del Comando Compagnia di Velletri, sin dalle prime ore di oggi, hanno dato esecuzione alle cinque ordinanze di custodia cautelare oltre ad aver effettuato un consistente numero di perquisizioni relativamente ad abitazioni private, attività commerciali e industriali, per un’operazione che prevede la contestazione del reato di “Furto aggravato di energia elettrica”.
19/02/2016