«SOLO UNA STRADA PER I MILITARI»
Il sindaco Terzulli, replica che il Criaac starebbe sbagliando, trattandosi di due progetti viari completamente diversi: “Per quanto riguarda il discorso dei lavori, che denuncia il comitato – dice – si tratta semplicemente di una strada di servizio all’interno dell’aeroporto: al Pastine, infatti, essendo diventato polo civile e avendo al suo interno una area militare, devono dividere le due zone. Dunque, la strada che sta nascendo riguarda solo la circolazione interna all’aeroporto, destinata ai militari che così dall’Ottavo reparto potranno raggiungere il 31esimo Stormo e rimanere separati dalla zona civile aeroportuale. Quindi gli interventi in corso non riguardano alcuna strada al confine della Città o collegamento alternativo alle principali strade provinciali”.
Ed è su quest’ultimo progetto che c’è uno studio di fattibilità ma, ribadisce Terzulli, nessuna opera in via di realizzazione: “C’è ad oggi una task-force, messa a disposizione dal ministero della Difesa, che sta acquisendo pareri preliminari dai soggetti competenti per valutare la fattibilità della strada. Qualora, in futuro, dovessero arrivare tutti i pareri e saranno rispettati tutti i parametri normativi – continua – allora ma solo allora si potrà eventualmente cominciare a pensare all’iter autorizzativo della strada e, quindi, se saranno necessari la Via e tutti gli atti ambientali che il caso richiedesse. Invito, dunque, il comitato a non concentrare l’attenzione su ipotesi che non esistono”.
PIANO ANTIRUMORE DA MODIFICARE
Sul piano antirumore dell’aeroporto di Ciampino, l’auspicio è ormai unanime: che Adr snoccioli una pianificazione realmente tesa a ridurre l’impatto acustico del traffico aereo presso il Pastine. Se lo augurano il comitato Criaac, le popolazioni residenti a due passi dallo scalo, i Comuno di Ciampino, Marino e Roma, e anche la Regione Lazio. I precedenti non sono propriamente incoraggianti: il primo piano antirumore partorito da Aeroporti di Roma, quello del 2014, era stato bocciato senza attenuanti dai tre consigli comunali dei tre comuni interessati. Oggi, a due anni di distanza da quegli eventi, approda sui tavoli istituzionali la nuova bozza di programmazione di Adr. Nel frattempo, il comitato cittadino affila le armi e continua a sostenere che “la riduzione dei voli per il rientro nella legalità dell’Aeroporto di Ciampino non può che essere immediata”; dall’altra il sindaco di Ciampino, Giovanni Terzulli, sottolinea: “Sul piano antirumore di Aeroporti di Roma ho avuto modo di esprimere le mie perplessità e i miei dubbi già in conferenza dei servizi e ho esortato con fermezza Aeroporti di Roma al fine di apportare le dovute correzioni al piano”.
E LA REGIONE LAZIO SI SVEGLIA?
Anche dal Consiglio regionale del Lazio arrivano le prese di posizione: da Forza Italia, ad esempio, si chiedono se corrisponda al vero il fatto che “il traffico aereo all’aeroporto Pastine inizierà a ridursi solamente a partire dal 2020? Domande e incertezze che attanagliano la comunità locale, che merita risposte subitanee”, rimarcano decisi i forzisti. Inoltre, nell’ultimo consiglio straordinario sui trasporti, andato in scena alla Pisana, è stata approvata una risoluzione del Movimento Cinque Stelle sulla tutela dell’ambiente e della salute nelle aree circostanti gli aeroporti presenti nella Regione Lazio: in sostanza, nel documento si impegna il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ad esaminare il piano proposto da Aeroporti di Roma per l’abbattimento del rumore nell’aeroporto di Ciampino e a respingerlo con fermezza, qualora lo ritenesse opportuno.