Pericolosissima, tra le più pericolose d’Italia, una strada killer. Da anni viene identificata così la Pontina, una lingua d’asfalto che si snoda tra Latina e Roma e che troppo spesso è finita insanguinata. A lanciare l’ennesimo appello affinché l’arteria, al momento unico vero collegamento tra il capoluogo pontino e la capitale, venga messa in sicurezza è ora stata la senatrice latinense Ivana Simeoni, ex grillina, insieme al collega pontino Giuseppe Vacciano e ad altri due onorevoli, tutti appartenenti al gruppo misto di Palazzo Madama. I quattro senatori hanno presentato un’interrogazione al ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, chiedendogli di intervenire appunto per “abbassare significativamente la pericolosità della Pontina”.
I quattro onorevoli hanno ricordato al ministro che la 148 è una delle “strade più pericolose della regione, sulla quale si verifica una media di 2,57 incidenti per chilometro (dati 2014)”. “Nei 10 anni passati – sostengono Simeoni e i suoi tre colleghi – la Pontina è stata declassata inizialmente da “superstrada” a semplice “strada statale” a causa della gran parte delle uscite giudicate non a norma di sicurezza, ed in conseguenza di ciò il limite di velocità è stato portato da 110 a 90 chilometri orari nel tratto compreso fra Torvaianica e Latina nord. Successivamente è divenuta una strada regionale, anche se i limiti di velocità sono rimasti praticamente invariati. Risulta evidente come le condizioni di dissesto e la totale mancanza di manutenzione incidono pesantemente sull’incidentalità di questa arteria”. Sottolineati così i problemi delle troppo buche che costellano l’arteria e dell’assoluta mancanza di illuminazione notturna, per finire con la segnaletica stradale deteriorata. Poi l’attacco alle pubbliche amministrazioni da anni inerti: “Già nel 2004 era stata presentata una mozione al Comune di Aprilia che recitava tra l’altro che “la messa in sicurezza, come la manutenzione del manto stradale, della ss. 148 Pontina, risulta essere di urgente necessità”. Nei giorni scorsi ancora molte iniziative sono state adottate da parte dei cittadini che non si stancano di denunciare una situazione ormai insostenibile, come ad esempio una petizione che in soli 5 giorni ha raccolto più di 2.000 firme e che chiede la manutenzione ed il potenziamento dell’illuminazione stradale, o come la contestazione effettuata dai comitati di quartiere al Consiglio regionale sui trasporti di martedì 26 dicembre 2015 e che chiede l’impiego delle risorse disponibili per la messa in sicurezza dell’arteria stradale invece che per la costruzione di opere faraoniche”. Ora i quattro senatori attendono una risposta da Delrio.