Roma e migliaia di turisti e pellegrini hanno potuto ammirare le eccellenze dei Monti Lepini: dalla Rievocazione Storica della Battaglia di Lepanto di Sermoneta, con il corteo di figuranti in abiti cinquecenteschi, agli Sbandieratori Ducato Caetani di Sermoneta che si sono esibiti in via della Conciliazione; la sacra rappresentazione del venerdì santo di Maenza, con gli abiti del maestro Benito Trichei presente alla manifestazione, le bande musicali di Sermoneta, Maenza e Roccagorga, le Avis dei quattro Comuni con 60 donatori uniti simbolicamente da una lunga sciarpa rossa. E poi ancora i polentari di Sermoneta, che organizzeranno la Sagra della Polenta il 17 gennaio, l’associazione teatrale Dritto e Rovescio di Sermoneta, la corale dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Sermoneta; l’associazione Brigante Gasbarrone di Sonnino, “Quelli di una volta” e la scuola di ricamo di Roccagorga, il gruppo etnico Karibu, il gruppo ippico dei Monti Lepini.
Ad aprire il corteo, la stella cometa della parrocchia di Sant’Erasmo di Roccagorga e le effigi dei Santi Erasmo ed Eleuterio portati a spalla dalle confraternite. Ad accompagnare i gruppi, anche le Protezioni Civili di Sermoneta, Roccagorga, Maenza e Sonnino. Nel corteo hanno sfilato anche i membri dell’Associazione Atleti Azzurri d’Italia con il campione olimpico di Pentathlon Moderno Daniele Masala e la fanfara dei Carabinieri a Cavallo, oltre a tre auto d’epoca con a bordo altrettante “befane”. Dopo l’arrivo dei figuranti in piazza San Pietro e la benedizione di Papa Francesco al termine dell’Angelus, i quattro Sindaci insieme ai Magi sono stati ricevuti all’interno del Palazzo Apostolico da Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia, che ha ritirato per conto del Papa i doni dei Comuni. Incontrando il Sindaco di Sermoneta Claudio Damiano, Mons. Gänswein ha detto di conoscere molto bene il paese e di esserci stato più volte, apprezzandone l’atmosfera e la cura.