Come mai si è giunti a questa situazione? A fine 2000 alcuni residenti degli alloggi comunali in Via Vascarelle 48/50, avevano segnalato delle problematiche sull’immobile, in seguito confermate da accertamenti tecnici. Le perizie tecniche evidenziarono la non idoneità statica degli alloggi.
Il 20 marzo 2001, l’allora Sindaco di Albano Laziale Marco Mattei firmò l’ordinanza di sgombero trasferendo le famiglie nell’ostello in Via Anfiteatro Romano.
Questo immobile era stato da poco ristrutturato con risorse derivanti in parte da fondi comunali e in parte da finanziamenti ottenuti per il Grande Giubileo del 2000. Nel corso di questi quindici anni sono stati effettuati solo parziali interventi di ristrutturazione che non hanno determinato le condizioni per il riutilizzo degli alloggi. L’Amministrazione Marini ha impegnato 340.000 euro nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2014 – 2016, per ripristinare l’abitabilità degli alloggi di Via Vascarelle. L’intervento è in corso di gara pubblica.
«Una volta completato l’intervento, gli alloggi di via Vascarelle potranno essere di nuovo consegnati ai legittimi assegnatari, liberando così l’immobile dell’ostello che potrà tornare al suo utilizzo originario – spiega il Sindaco di Albano Nicola Marini nella lettera di risposta inviata al Tg1. «Ad alcune persone, in via eccezionale, è stata data una soluzione abitativa nell’ostello, proprio alla luce della specifica condizione sociale.
Gli uffici comunali si faranno carico delle varie problematiche, nella consapevolezza che situazioni di disagio, a volte molto gravi, sono purtroppo numerose e spesso non si è in grado di dare risposta a tutti. Verranno adottati criteri oggettivi di valutazione delle singole situazioni che si baseranno sulle reali esigenze emergenziali e non sulla capacità dei singoli di “creare il caso”»