Alla fine i soldi stanno cominciando ad arrivare. È di 9 milioni di euro, secondo il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, l’incasso delle prime cinque settimane dell’attività di recupero delle esenzioni sanitarie non dovute. Si tratta dell’esito dell’enorme operazione avviata dalla Pisana per accertare la regolarità delle attestazioni finalizzate all’esenzione per reddito dalla spesa sanitaria, e per individuare l’entità della eventuale “evasione”. Al termine del processo, ha spiegato il governatore del Lazio durante l’audizione nella Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, sul periodo 2009-2010 sono emersi circa 235mila esenzioni erronee. In cifre, parliamo di un’evasione che si aggira sui 40 milioni di euro. Ma questi sono dati che Il Caffè aveva già scoperto quasi un mese fa: qui la nostra inchiesta. E restano ancora da scoprire i numeri relativi agli anni successivi, dal 2011 fino ai giorni nostri. Chissà, allora, qual è la reale entità del danno.
Zingaretti, comunque, ha assicurato che le somme che rientreranno saranno impiegate per rifinanziare servizi socio-sanitari. Il governatore ha detto, ad esempio, che i soldi serviranno per il nuovo reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Umberto I, per il potenziamento del centro trapianti di cuore del San Camillo e per i pronto soccorso di tutta la Regione.
Zingaretti, comunque, ha assicurato che le somme che rientreranno saranno impiegate per rifinanziare servizi socio-sanitari. Il governatore ha detto, ad esempio, che i soldi serviranno per il nuovo reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Umberto I, per il potenziamento del centro trapianti di cuore del San Camillo e per i pronto soccorso di tutta la Regione.
17/12/2015