Padre Ennio Cannas è stato destinato a Tre Cancelli dopo essere stato per anni parroco della chiesa di Tor San Lorenzo, così i cittadini del quartiere di Ardea si sono recati ai funerali per rendere omaggio a una figura amatissima. Prima dell’omelia il sacerdote ha letto un messaggio di lodi inviato dal Vescovo della Diocesi di Albano Laziale, assente perché impegnato come segretario di Papa Francesco. Semeraro ha fatto notare come la morte di Don Ennio sia giunta proprio in concomitanza con l’apertura del Giubileo della Misericordia, un segno divino per un sacerdote come Padre Ennio.
Alla cerimonia hanno partecipato tutti i sacerdoti della locale diocesi e di diverse città d’Italia, nonché amici che con lui hanno svolto vita pastorale in passato. In prima fila i familiari e una fiumara di parrocchiani della sua chiesa, oltre a quelli giunti dalle città vicine. Numerosa la presenza dei cittadini della frazione di Tor San Lorenzo di Ardea guidata dall’Assessore Roberto Matricardi in rappresentanza dell’intero Comune rutulo.
Un sacerdote “scomodo” ma caritatevole, lo ricordano gli ardeatini. Un sacerdote ricordato con commozione, sempre disponibile e sempre pronto ad ascoltare e a perdonare, per tutti una aveva una parola di conforto. Padre Cannas non amava essere chiamato con l’appellativo di “don”. A spiegare il perché è stata una cittadina di Ardea su Facebook: “Tutti lo chiamavamo padre Ennio, chi lo ha conosciuto sa bene il perché – scrive la parrocchiana – quel “don” gli sembrava un appellativo da mafioso e lui la mafia la combatteva!”.