Serviva una prova di forza davanti ai circa seimila tifosi che dagli spalti erano a sostenere il Messina, per rialzarsi dopo la sconfitta interna col Foggia. E nonostante il risultato negativo, la prestazione della Lupa c’è stata. Per l’ottava giornata Galluzzo cambia qualcosa, costretto a rinunciare non solo a capitan Colantoni e Kosovan, ma anche a Siclari e Montesi. Ma la prima novità è tra i pali: con la maglia numero uno fa il suo esordio nella Lupa il portiere brasiliano Gobbo Secco, tesserato in extremis e schierato fin dal primo minuto da Galluzzo. Nei primi 10 minuti si intravede una buona Lupa, compatta e quadrata, intenzionata a fare la sua partita senza lasciarsi intimorire dalla forza del Messina, che con tre punti potrebbe balzare in vetta approfittando del pareggio della Casertana e della sconfitta dell’Akragas. Al minuto undici la formazione amarantoceleste si rende pericolosa con la girata al volo di Volpe, che dal limite dell’area sfiora il palo. Il Messina risponde con un cross dalla destra sul quale Gobbo Secco smanaccia, ma la difesa riesce ad allontanare il pallone evitando il tracollo. La Lupa, però, gioca bene e si fa vedere con la bella discesa di De Gol sulla sinistra: sul suo cross in mezzo, Scardina fa sponda per Volpe, che al volo non riesce a dare la giusta forza al pallone. Il Messina chiede timidamente un calcio di rigore per un presunto fallo di De Gol su Barraco, ma il risultato testa inchiodato sullo 0-0. Al 40′ Martinelli scalda i guantoni di Gobbo Secco con un gran tiro da fuori, e sugli sviluppi del successivo corner il portiere della Lupa è di nuovo bravo a dire di no anche a Parisi. Il primo tempo si chiude così, con il risultato di 0-0 e due squadre che, nonostante il gap in classifica, hanno dato vita ad una gara equilibrata. Nella ripresa, però, il Messina parte subito forte, sfruttando la velocità di Barraco che tra le linee sembra dar fastidio alla retroguardia amarantoceleste. I siciliani passano subito in vantaggio con Salvemini, bravo a ribadire il pallone in rete dopo il palo colpito da Cocuzza e il risultato non cambierà più fino al triplice fischio finale.
26/10/2015