Custodia cautelare in carcere: questo è stato deciso stamani al processo in direttissima per Francesco Iacovacci, arrestato nella tarda serata di sabato dalla squadra Volante della Questura di Latina. “L’uomo, dopo la fine della relazione con la compagna, una donna di Latina di 45 anni, aveva continuato a telefonarle insistentemente, chiedendole di incontrarsi per chiarire la loro situazione – si legge in una nota della Questura di Latina – fino ad arrivare alle telefonate di sabato sera, quando lo stesso le diceva che l’avrebbe aspettata sotto casa, dicendole testualmente:” sono finito perché mi hai lasciato, e stasera la facciamo finita”. La donna impaurita dalle chiare minacce dell’ex compagno, chiamava il 113 chiedendo aiuto”.
“La sala operativa – prosegue la nota – raccomandava alla signora di non rientrare in casa ed inviava immediatamente sul posto le volanti che individuavano l’uomo appostato sotto la casa della signora e che, alla richiesta dei poliziotti di fornire i documenti per l’identificazione, reagiva inizialmente con atteggiamento ostile, proferendo parole ingiuriose e minacciose agli operatori, poi sembrava calmarsi all’arrivo della ex compagna che gli chiedeva di ripetere alla presenza dei poliziotti quello che le aveva detto telefonicamente. L’uomo a quel punto si avvicinava al suo furgone, parcheggiato nella strada, all’apparenza per prendere i documenti, ma repentinamente apriva lo portellone del furgone prelevandone un oggetto”.
I poliziotti, che lo avevano seguito da vicino, hanno immediatamente compreso la pericolosità della situazione e bloccato l’uomo, “che aveva imbracciato un fucile, riuscendo a disarmarlo e fermarlo e riuscendo a scongiurare eventuali insani gesti”.
L’uomo, nato a Sonnino nel 1963, è stato quindi arrestato per porto abusivo di armi e munizioni, resistenza e minacce aggravate.
Il Tribunale di Latina ha convalidato l’arresto di Iacovacci ed ha applicato nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere, “considerando la gravità del fatto ed il concreto pericolo di reiterazione di analoghe condotte criminali”.