L’architetto Carmine Domenico Nocera, arrestato ieri a Caserta durante un’operazione contro la camorra volta ad individuare gli esponenti e i favoreggiatori del clan dei Casalesi, lavorava per il Comune di Cisterna. L’uomo, compaesano del boss Michele Zagaria, lo scorso anno lavorava come tecnico professionista per l’ufficio condono edilizio del Comune di Cisterna. Proprio un mese fa, a settembre, si era dimesso. È accusato di associazione di tipo mafioso, favoreggiamento personale, intestazione fittizia di beni, ricettazione e altri delitti aggravati dalle finalità mafiose insieme ad altre tre persone. In particolare, l’architetto Carmine Domenico Nocera, avrebbe dato appoggio al clan e si sarebbe interessato della ricerca di persone incensurate per l’intestazione fittizia di beni. Nocera, indicano le indagini condotta anche attraverso intercettazioni, avrebbe incontrato più volte durante la sua latitanza il boss Michele Zagaria, occupandosi anche dei contratti di affitto delle abitazioni da lui utilizzate. E sempre Nocera si sarebbe occupato, su incarico del fratello del boss Carmine, della fittizia intestazione di un’abitazione a Casapesenna, nella quale è stato poi realizzato dall’imprenditore edile, Francesco Nobis, un bunker per Zagaria. Ma l’architetto si occupava anche dei rapporti tra il boss e altri esponenti del clan, tra i quali Filippo Capaldo e Giuseppe Fontana.
02/10/2015