Madre e figlia di 7 anni costrette a trovare rifugio sotto il letto, per ripararsi dal fumo sprigionato dall’incendio in casa. La scorsa notte, ad Anzio, i poliziotti del Commissariato locale, chiamati al 113, hanno raggiunto immediatamente l’ingresso dell’abitazione quando, rassicurata dalla presenza degli agenti, una donna con una bambina ha aperto la casa già invasa dal fumo. L’incendio è stato immediatamente domato ma dalla vicenda sono emersi particolari inquietanti.
La donna ha raccontato agli agenti che poco prima, mentre si trovava in casa assieme alla figlia di 7 anni, aveva avvertito un forte odore di bruciato e notato subito un principio d’incendio alla tenda di una camera mentre dall’esterno provenivano grida minacciose da parte dell’ex fidanzato.”La donna ha inoltre riferito ai poliziotti che nei giorni scorsi sempre il suo ex, a seguito delle continue liti, l’aveva minacciata, e poco prima dell’incendio, aveva rotto i vetri del suo appartamento”, spiegano dal Commissariato.
Alcune persone lì presenti hanno confermato agli investigatori la presenza all’esterno dell’edificio di S.A., 39enne di Anzio ed ex della donna. Uno di essi, in particolare, ha riferito di averlo notato sotto l’abitazione della donna subito dopo aver sentito l’infrangersi dei vetri, mentre la minacciava di voler far saltare l’intero palazzo. L’uomo è stato anche visto mentre trascinava una motocicletta fin sotto le finestre della ex e successivamente un forte odore di bruciato. Gli agenti, hanno rinvenuto anche delle tracce ematiche per le quali è intervenuto personale della Polizia Scientifica. S.A., è stato trovato dai poliziotti nascosto tra i cespugli in prossimità della sua abitazione. A causa delle ferite lacero contuse alla mano destra, è stato prima accompagnato presso il pronto soccorso per essere curato per poi essere portato al commissariato e tratto in arresto per reati persecutori.