Ieri 2 settembre 2015, un piccolo gruppo si è riunito per protestare contro la politica del sindaco di Frascati, Alessandro Spalletta. Il gruppo comprendeva i consiglieri di opposizione: Mirko Fiasco, consigliere comunale per Forza Italia, Emanuele Dessì per il Movimento 5 Stelle, Alessandro Adotti di Progetto per Frascati e Roberto Mastrosanti per Lista Civica. Il motivo principale della protesta è stata la richiesta di dimissioni da parte del sindaco del PD Spalletta, per la sua cattiva amministrazione. Le opposizioni, in particolare, contestano l’assunzione di Samantha Locatelli, dipendente comunale che era stata trasferita da Roma e che avrebbe dovuto lavorare come segretaria per il capo di gabinetto Giampiero Pisciolini, con uno stipendio mensile di 1.800€.
«Chiediamo le dimissioni del sindaco Spalletta, un periodo di commissariamento e voto anticipato – dichiara Fiasco, che ha presentato anche un’interrogazione per chiedere quante siano attualmente le unità presenti al Comune e quali siano i costi di segreteria. In seguito a proposte presentate all’amministrazione da parte dei consiglieri di opposizione, questi ultimi hanno deciso di agire con una protesta d’impatto per sensibilizzare i cittadini e dare un segnale. Il vicesindaco di Frascati, Francesca Sbardella, ha commentato il blitz di questa mattina sostenendo che «il diritto a manifestare è sacrosanto e va rispettato. Però occupare il palazzo comunale con tanto di striscione non va bene. Le istituzioni vanno rispettate».
Oltre all’assunzione di Samanta Locatelli, le opposizioni contestano anche quella del capo di gabinetto Pisciolini che, a detta loro, riceverebbe uno stipendio annuo di circa 110.000 euro (in realtà nei documenti comunali risulta uno stipendio lordo annuo di 77.879,06 euro). I manifestanti hanno atteso l’arrivo delle forze dell’ordine sul posto e hanno sgomberato l’edificio immediatamente. Sono stati tutti denunciati per manifestazione non autorizzata.