Nel corso degli scorsi mesi fino alla chiusura del bando avvenuta il 24 maggio 2015, i cortometraggi arrivati sono stati circa 3500, pervenuti da oltre 80 diversi Paesi del mondo. Un successo inimmaginato e insperato, che ha messo duramente a lavoro lo staff del Cisterna Film Festival, che nel corso di questi mesi ha visionato migliaia di prodotti e in questi giorni ha stilato la lista definitiva dei prescelti. I cortometraggi finalisti verranno proiettati pubblicamente – alcuni in anteprima nazionale – nel corso delle serate inserite all’interno della rassegna di eventi Cisterna Estate.
Una giuria di professionisti del settore cinematografico, dei quali più avanti saranno resi noti i nomi, saranno chiamati a votare il Miglior cortometraggio in concorso, che sarà premiato durante la serata conclusiva. Inoltre un secondo vincitore sarà votato direttamente dal pubblico. Parallelamente alla sezione dei corti in concorso, se ne sviluppa un’altra fuori concorso interamente dedicata alla video-arte, che troverà spazio all’interno di Palazzo Caetani accompagnata da un’esposizione fotografica appositamente organizzata per l’evento.
IN CONCORSO
“Anómalo” (Spagna) di Aitor Gutiérrez
“Ants apartment” (Iraq) di Tofigh Amani
“L’attimo di vento” (Italia) di Nicola Sorcinelli
“Baùll” (Italia) di Daniele Campea
“Caçador” (Brasile) di Rafael Duarte e Taísa Ennes Marques
“Con la boca cerrada” (Spagna) di Anna Farré Añó
“Cuerdas” (Spagna) di Pedro Solís García
“Este tipo se ha muerto y no se ha enterado” (Perù) di Carlos Garcia Cornejo
“La Gallina” (Spagna) di Manel Raga
“The Heat” (Polonia) di Bartosz Kruhlik
“Lila” (Argentina-Spagna) di Carlos Lascano
“Mute” (Olanda) di Job, Joris & Marieke
“Nel silenzio” (Italia) di Lorenzo Ferrante e Matteo Ricca
“Nuvola” (Italia) di Giulio Mastromauro
“On the border” (Stati Uniti-Spagna) di Guillermo Polo
“Phil” (Francia) di Thibault Gilles
“Premier automne” (Francia) di Carlos De Carvalho
“Scarlet” (Canada) di David Latreille
“The shadow forest” (Polonia) di Andrzej Cichocki
“Sinuaria” (Italia) di Roberto Carta
“Somewhere down the line” (Irlanda) di Julien Regnard
“Switch Man” (Taiwan) di Hsun-Chun Chuang
“The third room” (Polonia) di Suk-hwa Hong
“La vergine delle rocce” (Italia) di Luca Jankovic