Con il supporto dell’Interpol di Lione è stato possibile inviare, a 35 Paesi dei cinque Continenti, le informazioni relative a 204 utenti stranieri già individuati dal Compartimento di Milano nel corso delle attività investigative. Le operazioni in campo internazionale hanno già restituito i primi riscontri sul coinvolgimento di cittadini stranieri nella produzione e nella diffusione di materiali pedopornografici.
Nel corso degli interventi sono stati perquisiti e sequestrati numerosi computer, smartphone e dispositivi informatici ritenuti di estremo interesse ai fini della prosecuzione delle attività degli investigatori milanesi. Le indagini, avviate nel 2012 e condotte per circa un biennio, hanno avuto inizio monitorando gli spazi pubblici di alcuni siti web e in particolare servizi di condivisione di immagini i cui criteri di raccolta e di proposta di visione tra certi utenti lasciava intravedere atteggiamenti sospetti per l’insistente richiamo a pose di minori. Sono state adottate tecniche speciali di investigazione via web, visto che le home page dei siti non avevano richiami diretti al materiale illegale. Tra le persone arrestate due disoccupati, del 1957 e 1964, un sacerdote, 1966, e un operaio del 1964. Sono in corso indagini per identificare anche i minori vittime delle violenze affinché possano essere soccorsi e liberati dalla catena criminale.
Pedopornografia
“Sesso con bambini e animali”, arresti anche a Pomezia, Nettuno e Lariano
Anche Pomezia coinvolta in una operazione della Polizia di Stato contro la pedopornografia. Una pericolosa rete criminale internazionale dedita alla diffusione e alla cessione aggravata di materiali che hanno ad oggetto anche pesanti violenze ed atti sessuali in danno di minori di 10 anni e di altri minori costretti tra di loro o con animali. Le indagini condotte dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Milano hanno permesso di individuare 233 utenti su scala globale dediti allo scambio per via telematica di materiali illeciti. 29 le perquisizioni, quattro finora gli arresti, di cui uno a Pomezia, uno a Lariano ai Castelli Romani e uno a Nettuno.
26/05/2015
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