«Questo Centro Sociale è purtroppo diventato mira di vergognosi appetiti da parte di politici, di trombati, di personaggi che nell’ombra manovrano per insediarvisi, Per rivalsa, per ambizione, per motivi elettorali, per compiacere chissà chi o ottenere chissà che cosa. Per questi, per raggiungere i loro scopi, qualsiasi mezzo, qualsiasi bassezza pare sia lecito: la richiesta di una (compiacente) revisione dello Statuto, la delegittimazione degli organi democraticamente eletti dai Soci, la diffamazione, le provocazioni personali e/o con articoli e lettere piene di falsità (che meriterebbero denunce all’Autorità Giudiziaria)». E’ questo l’incipit con cui l’ormai ex Garante inizia la sua lettera alle istituzioni.
Dopo l’ennesima bagarre del Consiglio Comunale, dove ancora una volta non si è concluso niente o meglio, contro ogni etica e legalita‘, si è deciso di modificare le regole di gioco in corso d’opera, perché è ovviamente molto più semplice ed opportunistico, e non è la prima volta – scrivono Renato Cinti, Mario De Zanni, Giuliana Mauretti e Rosalba Moccia – Non meritiamo essere presi in giro da nessuno, politicanti inclusi, gente che si sente realizzata nel parlarsi addosso, senza concludere niente, gente facilmente influenzabile da illazioni, da intrighi e da falsità’, opera di individui che millantano ed agiscono subdolamente per raggiungere i loro squallidi obiettivi».
«Speravamo di essere ascoltati e difesi da chi dovrebbe conoscere regole e procedure, da noi sempre unicamente e correttamente applicate, da chi avrebbe dovuto soltanto apprezzare il sacrificio, l’onesta‘ ed il sano volontariato nel voler portare al Centro Anziani un minimo di socializzazione, di cultura e di buon senso, ma e’ vero che le buone intenzioni ed i buoni propositi vengono spesso stravisati, o modificati». «Chi non ci apprezza non ci merita, ecco perche‘ siamo noi a porgervi una facile soluzione allo pseudo problema creato: noi ci dimettiamo tutti dalle nostre cariche legali, conservando la nostra immagine pulita, seria ed inalterabile, lasciando ad altri “le poltrone” alle quali non siamo mai stati ossessivamente legati».
«L’Amministrazione Comunale nel suo insieme è concausa di questa sgradevole situazione – spiega Zucchi – perché in palese difetto con quanto stabilito dal “Regolamento dei Centri Sociali degli Anziani di Ardea” del 26/05/2011 e successive modifiche del 23/12/2004 e 09/03/2012 non ha provveduto – come invece avrebbe dovuto fare – a fissare la data per l’elezione del nuovo Presidente e dei tre Consiglieri subentranti ai dimissionari entro i 60 giorni dalle dimissioni per impedimento della compianta Presidente Rita Serino (art. 21.c). La stessa Amministrazione ha inoltre omesso – nella predisposizione dei bilanci annuali 2013, 2014 e 2015 – di prevedere una pur minima somma da destinare al funzionamento dei Centri Anziani (art. 23 dello stesso Regolamento) i cui Comitati di Gestione, a loro volta, debbono poi ingegnarsi su come far fronte al rimpiazzo di materiali di consumo (carte da gioco, cancelleria, tovagliette per i tavoli, ecc.) per consentire lo svolgimento delle attività in favore – lo ricordiamo – di una delle fasce più deboli della cittadinanza».
«Per questi motivi e condividendo la decisione di dimissioni in blocco del Comitato di Gestione – conclude l’ex Garante – rassegno le mie dal ruolo di Garante del Centro Sociale Anziani della Nuova Florida, con effetto immediato».