I militari, al termine di un prolungato servizio di osservazione e pedinamento, sono risaliti a un’abitazione di Nettuno, di proprietà della donna, dove i tre convivevano da alcune settimane. Al momento dell’irruzione dei Carabinieri, sono stati scoperti in una stanza dell’appartamento adibita a serra mentre stavano accudendo 20 piante di cannabis indica, alte circa 1 metro e in piena fioritura, dalle quali i pusher avrebbero potuto ricavare marijuana per un peso complessivo di circa 8 Kg.
Nel “vivaio artigianale” i militari hanno rinvenuto anche delle costose attrezzature professionali, tra cui lampade UVB, tende termiche, aspiratori, e fertilizzanti, il tutto funzionale alla riproduzione del corretto ciclo vitale delle piante di marijuana, dallo sviluppo all’essiccazione.
Il valore delle attrezzature sequestrate, alcune migliaia di euro, fa ritenere che l’attività illecita svolta, benché a conduzione familiare, fosse rivolta ad un vasto giro di spaccio in grado di fruttare, in poco tempo, un ingente guadagno. La donna e il ragazzo sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa di essere sottoposti al rito direttissimo.