Terribile violenza ai danni di una 21 enne, residente nel campo nomadi di via Salone, perpetrata dal suo ex fidanzato nella notte tra il 24 e il 25 aprile nella struttura di Castel Romano. Il responsabile, un 37 enne di etnia rom residente nel campo di via Pontina, è stato fermato ieri dalla Polizia di Stato.
La giovane donna è stata letteralmente rapita. Sotto la minaccia di una chiave a croce – il cosiddetto “girabacchino” – è stata infatti costretta con la forza a salire a bordo dell’autovettura dell’uomo, in quel momento in compagnia di altre due persone. Bloccata nell’auto, è stata quindi portata presso il campo nomadi di Castel Romano, dove gli altri due uomini sono scesi facendola rimanere sola con il suo ex. A quel punto l’uomo si è diretto in una strada buia e isolata colpendo nel tragitto più volte la giovane, per vincerne le resistenze. Ha abusato di lei per circa mezz’ora e poi, come se niente fosse, l’ha riaccompagnata al campo di via di Salone.
I due si erano frequentati per circa un anno, fino a quando lei aveva scoperto che l’uomo aveva già una moglie e dei figli. Non accettando questo allontanamento il 37enne aveva tenuto in diverse occasioni un atteggiamento molto violento nei suoi confronti; situazioni comunque mai denunciate prima dalla 21enne per timori di ritorsioni. Anche in occasione di quest’ultima, terribile violenza, la ragazza inizialmente non aveva detto nulla dell’accaduto, salvo poi esplodere e confidare tutto al padre, il quale ha allertato la Polizia.
Gli agenti sono quindi riusciti a rintracciare il responsabile dello stupro proprio nel campo nomadi di Castel Romano. Identificato come S.K., l’uomo è stato portato negli uffici di Polizia, dove gli accertamenti nella banca dati hanno fatto emergere i numerosi precedenti penali a suo carico. Al momento è stato sottoposto al Fermo di Polizia Giudiziaria.