«Lo scopo dell’iniziativa – spiegano gli organizzatori – è stato quello di fornire strumenti preventivi e difensivi a coloro che, per solitudine e senilità, potrebbero diventare vittime prescelte da truffatori e malintenzionati. Durante le lezioni, tenute dai funzionari del commissariato di zona, è stato proposto anche un incontro con una psicologa che ha fornito indicazioni utili a gestire gli aspetti traumatici e preventivi, i disagi e le insicurezze che spesso colpiscono chi è stato vittima di una truffa, per imparare così ad affrontarli nel migliore dei modi».
«Dopo Guidonia – dichiara Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma e provincia – si conclude anche il corso di Cecchina con un grande successo in termini di partecipazione e risultati. Speriamo di riproporre al più presto questa iniziativa anche in altre zone della provincia di Roma sempre con la collaborazione della Polizia di Stato, la cui presenza rappresenta sicuramente un’eccellenza. Le ACLI sono un corpo sociale intermedio chiamato a proporre risposte concrete alle tante difficoltà che quotidianamente affliggono il territorio, promuovendo una rete di protezione sociale attorno ai soggetti più fragili».
«È necessario per gli anziani – aggiunge Antonio Pitzoi, segretario della FAP ACLI di Roma – imparare a conoscere le strategie per difendersi e reagire ad eventuali truffe, perché situazioni di questo tipo sono in continuo aumento. Anche io sono stato vittima di alcuni tentativi di truffa e posso testimoniare come, in quei momenti, una persona si senta fragile, e come sia fortemente sentito il senso di colpa. Ritengo perciò importante riproporre nel territorio questa iniziativa, affinché si possa insegnare agli anziani come reagire in tali situazioni e come tornare a sentirsi attivi nella società senza timore di essere esposti tentativi di raggiro».