La decisione, presa il 10 aprile scorso, deriva dai fatti avvenuti nell’ultimo Congresso del Pd di Marino. “Ciamberlano, appreso che la lista a cui faceva riferimento aveva perso per 76 voti, inveiva contro i concorrenti, aggredendo un iscritto ed uno spettatore”, scrivono dal Partito Democratico.
L’istruttoria è durata circa tre mesi e sono stati sentiti, oltre alle parti in causa, anche i testimoni dell’accaduto.
“La Commissione di Garanzia ha emesso un severo giudizio – spiegano – ed ha censurato il comportamento di Ciamberlano, considerandolo ‘lesivo degli interessi del Partito e dei suoi aderenti in aperto contrasto con i regolamenti e gli statuti vigenti’, tanto più che esso rappresentava il Pd in organismi ufficiali, come la Segreteria Provinciale (da cui è stato estromesso il giorno successivo gli accadimenti suddetti dal Segretario Provinciale), il gruppo Consigliare ed era stato il Candidato a Sindaco del Partito alle ultime elezioni amministrative”. Il consigliere comunale è stato quindi diffidato a firmare comunicati o documenti a nome e per conto del Pd.