La situazione di Aprilia è stata definita come “particolarmente allarmante”. Ben quattro attentati ed episodi incriminatori sono stati riportati nella relazione della Commissione, presentata nei giorni scorsi in Senato: l’incendio dell’auto del direttore generale della Multiservizi di Aprilia, Fabio Biolcati Rinaldi, e del garage del direttore del personale della stessa azienda Ilvo Silvi – entrambi avvenuti il 16 settembre del 2011 – gli spari contro il bar gestito dal figlio del consigliere comunale Giorgio Nardin, del 23 novembre dello stesso anno. Risalente al 2013, invece, l’incendio dell’auto dell’assessore alle finanze Antonio Chiusolo e di quella del coordinatore provinciale di Libera. Nello stesso anno, davanti all’abitazione di Chiusolo sono stati rinvenuti 10 proiettili. Poco dopo tale episodio, l’assessore ha rassegnato le proprie dimissioni.
Il sindaco di Aprilia, Antonio Terra, ha descritto davanti alla Commissione l’ultimo periodo di governo come “quattro anni di passione” ed ha ricordato che la sua citta` e` stata sede di uno dei piu` grandi scandali della storia tributaria, riferendosi
alla vicenda della Tributi Italia. “Il dottor Terra – si legge – non ha esitato ad
affermare che rispetto alle citate vicende «vi e` sempre qualche elemento
che va oltre e possa dipingerle legate ad altre questioni», che possono esservi
«ma che non si toccano con mano», legate a mafia, camorra o riciclaggio,
laconicamente definiti come «aspetti non semplici da gestire»”.
Preoccupante anche la nota situazione di Ardea. Il sindaco Di Fiori, tuttavia, di fronte alla Commissione si è mostrato scettico sulla possibilità che, dietro agli episodi intimidatori avvenuti a danno di amministratori, giornalisti e forze dell’ordine, possa nascodersi la criminalità organizzata. “Il sindaco ha preliminarmente escluso l’incidenza di una matrice connessa alla criminalita` organizzata di stampo mafioso, evidenziando peraltro come il comune di Ardea, oggetto di commissione di accesso
nel 2006, non sia stato pero`, al termine dei lavori, sciolto per infiltrazione”. “Le ragioni che sono alla base degli atti intimidatori potrebbero essere, a parere del sindaco, con maggiore probabilita`, ricondotte alla generale tematica della gestione del territorio e in particolare alla presenza di ampie opere abusive per le quali l’amministrazione ha disposto provvedimenti demolitori”.