Le firme protocollate da 16 consiglieri di maggioranza e opposizione, presso l’ufficio protocollo del comune di Nettuno, per le dimissioni dei consiglieri, che hanno posto fine alla seconda giunta Chiavetta, sono state inviate in Prefettura. Entro cinque giorni, l’ente territoriale della Capitale, guidato da Franco Gabrielli (Giuseppe Pecoraro è andato in pensione il 1 aprile) ora ha tempo cinque giorni per la nomina del commissario prefettizio che dovrà insediarsi nell’ente per la gestione ordinaria per il prossimi 12 mesi circa. Ma sembra praticamente certo che la nomina ci sarà già martedì mattina, subito dopo le feste. Il commissario avrà, tra gli altri, il compito di guardare i conti e gli atti in sospeso e di redigere il prossimo bilancio. Intanto stamattina la città si è risvegliata tappezzata di manifesti di Forza Italia. manifesti rigorosamente abusivi.
Santori: “Chiavetta a casa, era ora”
“Chiavetta a casa. Era ora! Le nostre prevedibili profezie sulla breve durata del mandato dell’ormai ex sindaco di Nettuno Chiavetta si sono avverate. All’ex primo cittadino dem sono bastati due anni per collezionare gaffe, vergognosi fallimenti e iniziative come gli scandali dei numeri civici, pagati oltre un milione e mezzo di euro, del teatro e della piscina comunale ancora in stato di degrado, della buca del parcheggio di Piazza Berlinguer, che ha devastato un intero quadrante della cittadina e gli esercizi commerciali limitrofi ormai allo stremo, nonché altre decisioni con danni erariali incalcolabili. Il tutto nel degrado più totale della città, a partire dal piazzale della stazione in gravissimo stato. Il nostro unico dubbio è come abbia fatto a rimanere così tanto in piedi” lo dichiara il consigliere regionale del Lazio Fabrizio Santori a seguito delle dimissioni di 16 consiglieri comunali che hanno messo la parola fine all’amministrazione di centrosinistra.
Eufemi perde il posto nel consiglio Metropolitano
Cade l’amministrazione comunale di Nettuno, e ad esultare più di tutti potrebbe essere il sindaco di Guidonia Montecelio Eligio Rubeis. Con lo scioglimento dell’amministrazione litoranea guidata da Alessio Chiavetta vanno a decadere tutti i consiglieri, tra i quali Carlo Eufemi (eletto nelle liste di Forza Italia), tra i firmatari delle dimissioni per sfiduciare il sindaco. Proprio il sindaco di Guidonia alle elezioni dello scorso 5 ottobre risultò il primo dei non eletti nella lista di Forza Italia. Uno scenario che adesso potrebbe essere ribaltato visto che Eufemi da Nettuno non farà più parte del Consiglio, e quindi dovrà lasciare il posto da consigliere nei nuovi enti territoriali che hanno sostituito la Provincia, facendo scattare in automatico il seggio a favore del primo dei non eletti.
Dell’Uomo: Brutta pagina politica, ora si guardi avanti
“E’ stata una brutta pagina della politica di Nettuno”. Queste le parole del consigliere comunale di Forza Italia Claudio Dell’Uomo a commento della chiusura dell’esperienza amministrativa guidata da Alessio Chiavetta. “Ora – aggiunge – bisogna voltare pagina. Ma sugli ultimi venti giorni dell’opposizione ci sarebbe anche molto da scrivere, non meno di due volumi”. Una presa di posizione quella di Dell’Uomo che fa intuire, inequivocabilmente, come le fratture all’interno dell’opposizione siano insanabili almeno quanto quelle della maggioranza, una situazione emersa chiaramente anche nelle ultime 24 ore con una raccolta firme, da presentare dal notaio, che è stata un parto davvero difficile. Il quadro politico locale resta frammentassimo, in attesa dell’arrivo del commissario.
Pedica: “Non è detto sia colpa dei dissidenti”
Il Senatore del Pd Stefano Pedica prende posizione sulla sua bacheca Facebook sulla crisi politica locale e ribalta la “versione” del coordinatore provinciale del Partito Rocco Maugliani, schierato a spada tratta con il l’ex sindaco Alessio Chiavetta e pronto alla resa dei conti con i dissidenti Nicola Burrini, Pamela Polito e Matteo Selva. “E se il caso di Nettuno non fosse colpa dei dissidenti ma della gestione del Pd locale e del Sindaco? – si chiede Pedica aprendo spazio al dibattito – Io ascolterei tutti i protagonisti prima di dare sentenze e cercherei di capire cosa non ha funzionato”.