Il bambino di Cisterna di Latina deceduto all’età di tre anni era affetto da una patologia rara. Questa la versione dell’ospedale Bambin Gesù di Roma. L’episodio, avvenuto nel pomeriggio di domenica, ha lasciato impietriti i genitori: il giorno precedente il piccolo era stato rimandato a casa dal nosocomio romano nonostante i continui rigetti.
«La sera di sabato 21 marzo – si legge nella ricostruzione dell’ospedale Bambin Gesù – si è presentato al Dipartimento di Emergenza e Accettazione del Bambino Gesù, accompagnato con mezzi propri dai genitori, un bambino di circa 3 anni proveniente da Cisterna di Latina, a causa di episodi ripetuti di vomito. Si tratta di un paziente cronico già seguito dall’Ospedale con precedenti ricoveri per una patologia rara e complessa di tipo neuro-muscolare, non curabile, ancora in fase di definizione. Al Pronto Soccorso è stato visitato e idratato, ed è rimasto sotto osservazione per oltre 6 ore, durante le quali gli episodi di vomito non si sono ripresentati. Il bambino non aveva febbre né presentava sintomi a carico dell’apparato respiratorio e cardio-circolatorio. Viste le condizioni cliniche generali, nel quadro della patologia complessa, il bambino è stato dimesso nelle prime ore del mattino di domenica con la prescrizione di un controllo dal curante per il giorno successivo e l’invito a ripresentarsi in caso si fossero riproposti gli episodi di vomito. Per la patologia di base erano previsti ulteriori approfondimenti in Ospedale il 30 marzo. In situazioni cosi complesse, purtroppo, gli esiti drammatici possono rientrare nell’evoluzione naturale della malattia».
«La sera di sabato 21 marzo – si legge nella ricostruzione dell’ospedale Bambin Gesù – si è presentato al Dipartimento di Emergenza e Accettazione del Bambino Gesù, accompagnato con mezzi propri dai genitori, un bambino di circa 3 anni proveniente da Cisterna di Latina, a causa di episodi ripetuti di vomito. Si tratta di un paziente cronico già seguito dall’Ospedale con precedenti ricoveri per una patologia rara e complessa di tipo neuro-muscolare, non curabile, ancora in fase di definizione. Al Pronto Soccorso è stato visitato e idratato, ed è rimasto sotto osservazione per oltre 6 ore, durante le quali gli episodi di vomito non si sono ripresentati. Il bambino non aveva febbre né presentava sintomi a carico dell’apparato respiratorio e cardio-circolatorio. Viste le condizioni cliniche generali, nel quadro della patologia complessa, il bambino è stato dimesso nelle prime ore del mattino di domenica con la prescrizione di un controllo dal curante per il giorno successivo e l’invito a ripresentarsi in caso si fossero riproposti gli episodi di vomito. Per la patologia di base erano previsti ulteriori approfondimenti in Ospedale il 30 marzo. In situazioni cosi complesse, purtroppo, gli esiti drammatici possono rientrare nell’evoluzione naturale della malattia».
24/03/2015