Si sente parlare spesso del rapporto che il Commissario straordinario alla spesa pubblica Carlo Cottarelli ha consegnato al governo la scorsa estate sui tagli della spesa pubblica e razionalizzazione delle società partecipate dagli enti locali e nazionali. Poco o niente si dice invece sulle 36.125 partecipazioni che queste hanno a loro volta in altre società e che si occupano di elettricità, acqua, gas, rifiuti, trasporto pubblico, sanità, trasformazione urbana, ecc. Buio pesto anche sui partner privati in tali società, oltre che sugli obiettivi sociali, visto che risultano tutte sistematicamente in perdita, ma per un motivo o per l’altro restano in vita e/o sono dure a morire.
Anche la Corte dei Conti ha puntato il dito contro questo andazzo. Siamo andati a vedere se qualcosa si muove nella Regione Lazio, nello specifico nel settore dei trasporti pubblici, visto che fin dal suo insediamento l’attuale Presidente Zingaretti aveva promesso trasparenza e di fare piazza pulita sul tema. A ben vedere, però, visitando il sito web della Regione stessa, ancor oggi risultano presenti dati poco aggiornati e contraddittori. Il primo particolare che emerge comunque è molto curioso: i principali ‘clienti’ di tali partecipate da enti pubblici, sono altri enti pubblici. Resta un mistero quale ruolo abbiano i partner privati, se non quello si emettere fatture verso le controllate.
BUS TRA TERRA E CIELO…
Esemplare il caso Cotral, la Compagnia Trasporti Laziali che negli ultimi anni ha ‘viaggiato’ alla media di circa 25 milioni di perdite all’anno. Recentemente ricapitalizzata – ossia rimpolpata di quattrini pubblici – dalla stessa Regione per non farla fallire, in un modo che per la Corte dei Conti “risulta giuridicamente e contabilmente non corretto”, è divisa in 2 società: Cotral SpA e Cotral Patrimonio. Cotral Spa risulta avere partecipazioni in due società vive e una in una società svanita, ma per nessuna di esse sono disponibili sul sito internet della Regione Lazio (come dovrebbe essere per legge) i relativi risultati di esercizio recenti. Si trovano, ma sul sito Cotral, i dati vecchi del bilancio 2012. La prima società partecipata dall’azienda regionale è l’Atral Scrl (70% Cotral, 30% Schiaffini Travel SpA), che attualmente gestisce questi servizi: collegamento con autobus dall’aeroporto di Ciampino alla stazione ferroviaria dello stesso comune e con la stazione metro di Anagnina alla periferia di Roma; il trasporto urbano e della riscossione dei pedaggi a pagamento a Latina (senza gara d’appalto). La partecipante privata di Atral, la Schiaffini Travel, a sua volta gestisce le linee di trasporti in tutti i Comuni dei Castelli Romani e le soste a pagamento a Marino e a Ciampino.
METRO-BUFALA REGIONALE
Vi sono poi altri affari. Il Sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo e il titolare della stessa Schiaffini Travel nonché di Atral Scrl (Maurizio Schiaffini), quest’ultimo in rappresentanza del Consorzio Metrolatina SpA, alla fine di settembre 2007 hanno sottoscritto il contratto di gestione della fantomatica metropolitana leggera del capoluogo pontino, che poi si è rivelata una gigantesca bufala sotto il profilo economico-finanziario per il Comune: neanche un bullone è stato montato nel capoluogo, che però ha già sborsato fior di quattrini.
Ricordiamo che tra le società facenti parti di Metrolatina SpA ci sono aziende che in passato hanno finanziato i partiti di Forza Italia, AN e PD: ancora oggi la sede sociale di tale società, che oggi rivendica dall’Amministrazione comunale ingenti somme, è presso il deposito Cotral di Via Ofanto a Latina. Non è chiaro se almeno paghi un affitto.
Dulcis un fundo, la stessa Schiaffini Travel risulta la concessionaria per il trasporto da tre stazioni delle rispettive linee metropolitane di Roma (A, B e da poco anche C), andata e ritorno, verso la sede del Consiglio Regionale del Lazio a Via della Pisana. Piccolo particolare: il servizio è gratuito ed è riservato ai soli dipendenti del Consiglio Regionale del Lazio, Consiglieri inclusi.
LA SECONDA SCATOLA COTRAL
La seconda partecipazione di Cotral SpA (51% delle azioni) per 10mila euro di quote è nella STL – Società Trasporti Laziali Scrl – che si occupa di “linee sostitutive” nella zona dei Castelli Romani: costituita nel maggio 2006, il 49% del capitale appartiene alla Ago Uno Srl che ha sede sulla Via Nettunense, frazione di Cecchina, nel Comune di Albano; una società che nello scopo sociale (“trasporto pubblico locale sovvenzionato da enti”) chiarisce certe cose. Dal 2012 nella relativa pagina web della Regione Lazio non risulta alcun aggiornamento rispetto a cosa sta combinando anche questa partecipata.
MISTERO TERRAVISION
Dal 28 gennaio 2013 invece è stata definitivamente cancellata dal Registro delle imprese di Roma la terza partecipata da Cotral SpA (altro 51%), la Terravision Lazio Scrl, messa in liquidazione ormai dieci anni fa. Anche la rispettiva pagina web è a sua volta ferma al 2012 e non fornisce alcuna informazione di dettaglio. Qui però le ragioni sono di altra natura: lo si apprende dal bilancio finale predisposto dal liquidatore. La Terravision Lazio è stata coinvolta in un giro di fatture false rilevate dalla Guardia di Finanza nel 2007, che hanno pesantemente indebitato la società.
I conseguenti accertamenti dell’Agenzia delle Entrate hanno portato all’ammontare di un debito che ormai era vicino ad un milione di euro. La Regione quindi ha ‘mollato’ la società, mentre il socio privato si è di fatto dileguato senza che il suo partner societario (la Regione), a quanto ci risulta, lo abbia mai chiamato a rispondere di alcuna responsabilità. Resta il fatto che la Terravision Lazio a sua volta aveva due inspiegabili partecipazioni azionarie che sarebbero state inizialmente occultate al liquidatore: costui infatti nella sua relazione finale fa presente alla Regione che non gli sono mai state date tutte le carte necessarie per svolgere il suo compito.
Le due ulteriori partecipazioni riguardavano la società City Sightseeing Roma Scrl (che offre giri turistici con bus a due piani di cui quello superiore a cielo aperto), mentre la seconda era la Terravision Srl, società quest’ultima controllata dall’omonima multinazionale che ha sede a Londra. È la stessa che proprio nell’avvio della liquidazione di Terravision Lazio ha innescato una vera e propria battaglia legale contro la sua ex socia Cotral che attraverso l’Atral aveva deciso di aumentare le corse da e verso l’aeroporto di Ciampino. Insomma il socio pubblico voleva sottrarre l’osso a quello privato (il Tribunale, visti gli accordi firmati, ha dato ragione al secondo).