È stato prelevato a scuola e portato in una casa famiglia, davanti agli occhi di tutti i compagni, gli insegnanti e gli altri genitori curiosi. Protagonista della vicenda un bambino di appena 12 anni che paga le conseguenze di quello che viene definito un cattivo rapporto tra genitori.
I fatti alle 10.00 della giornata di ieri presso la scuola media di Borgo Faiti quando, su disposizione del giudice del Tribunale dei Minori di Roma, personale dell’Ufficio Minori della Divisione Anticrimine della Questura di Latina, due operatrici psicoterapeute, il curatore speciale e il tutore nominati dal Tribunale dei minori si sono recati presso il plesso scolastico per eseguire un provvedimento giudiziale di sospensione della potestà genitoriale ed affidamento ad una casa famiglia nei confronti del bambino.
Davanti la scuola, la mamma ed i nonni del bambino con i quali vive che, come si può immaginare, erano in evidente stato di shock. Dopo svariate ore in cui l’edificio è stato isolato perché il bambino si rifiutava di lasciare la scuola e trasferirsi nella casa famiglia, è stato comunque allontanato. Incerti i tempi in cui dovrà restare nella casa famiglia, quindi lontano dalla madre e dal padre. Questo verrà deciso in seguito a colloqui con gli operatori incaricati dal Tribunale dei Minori che valuteranno il miglioramento della condizione del bambino in base ai rapporti con entrambi i genitori. Tutti i presenti si sono chiesti: era davvero necessario esporre il bambino a tutto questo alle 10 del mattino nella sua scuola?