Questa notte il semaforo operante al bivio di Lanuvio per Genzano e Velletri è stato nuovamente oggetto di un incendio doloso. E’ la quarta volta che soggetti non identificati sabotano l’impianto semaforico appiccando il fuoco nella cabina contenente la centralina di controllo. Tale atto, oltre a pesare enormemente sulle casse del Comune e quindi dei cittadini, mette a repentaglio la sicurezza dei molti cittadini dei castelli romani che transitano nel suddetto incrocio dove si sono verificati già molti incidenti tra cui alcuni mortali.
” Per quell’incrocio transitano i nostri ragazzi per andare a scuola tutte le mattine, non posso tollerare che qualcuno per gioco o per chissà quali interessi personali, metta a repentaglio la loro vita: per questo motivo ho deciso di chiedere alla Procura della Repubblica di Velletri di aprire un indagine per individuare il colpevole e punirlo come merita.” ha dichiarato il sinndaco di Lanuvio, Luigi Galieti.
“E’ giusto – aggiunge Galieti – che i cittadini sappiano che ogni intervento di riparazione costa diverse migliaia di euro che vengono sottratti ai servizi sociali ed agli altri servizi che il Comune eroga alla cittadinanza, pertanto se qualcuno ha visto qualcosa o può fornire elementi utili alle indagini è pregato di informare le Forze dell’Ordine”
” Per quell’incrocio transitano i nostri ragazzi per andare a scuola tutte le mattine, non posso tollerare che qualcuno per gioco o per chissà quali interessi personali, metta a repentaglio la loro vita: per questo motivo ho deciso di chiedere alla Procura della Repubblica di Velletri di aprire un indagine per individuare il colpevole e punirlo come merita.” ha dichiarato il sinndaco di Lanuvio, Luigi Galieti.
“E’ giusto – aggiunge Galieti – che i cittadini sappiano che ogni intervento di riparazione costa diverse migliaia di euro che vengono sottratti ai servizi sociali ed agli altri servizi che il Comune eroga alla cittadinanza, pertanto se qualcuno ha visto qualcosa o può fornire elementi utili alle indagini è pregato di informare le Forze dell’Ordine”
05/03/2015