L’altra notte è toccato al bar Mengozzi di via dei Rutuli 193. Hanno impiegato poco più di sessanta secondi – tanto risulta dalle telecamere interne di sorveglianza – per rompere le catene che tenevano ancorate le tre slot al muro, caricarle su un furgone e andare via. Nessuna auto ariete stavolta: è bastato rompere un vetro laterale. Erano ancora una volta in quattro, organizzatissimi e soprattutto sapevano esattamente come muoversi. Erano le tre di notte e, non appena è avvenuta l’effrazione della finestra, l’antifurto ha iniziato a suonare. Ma poco è importato ai ladri: hanno proseguito il loro compito. I proprietari, che abitano al piano superiore del bar, si sono accorti di quanto stava avvenendo e sono scesi in tempo per assistere all’ultima parte del colpo. Nonostante le urla concitate del momento, i quattro non si sono scomposti ed hanno portato a termine il furto, per poi rimontare a bordo del furgone – risultato rubato – e fuggire via. L’indomani le tre slot sono state trovate abbandonate in una cunetta non molto lontano da via dei Rutuli dagli addetti della Nettezza Urbana. Naturalmente erano state accuratamente svuotate.
L’8 febbraio era toccato al bar I Bastioni, sempre a Casalazzara. Svuotate le slot e la macchinetta cambia soldi per un totale di quasi 4.000 euro di bottino. Prima di entrare in azione i ladri avevano avuto l’accortezza di spostare verso l’alto le telecamere a circuito chiuso. La settimana ancora precedente era stato messo a segno il terzo colpo allo Snack Bar, in quel caso con l’auto ariete si erano introdotti nei locali. Il colpo era durato 80 secondi.
Il problema non è rappresentato tanto dai continui furti, ma dalla strafottenza di queste persone che non hanno paura di nulla. Neanche di fronte ai proprietari-vittime, davanti ad un antifurto che suona, davanti a telecamere che riprendono: non si fermano, vanno avanti col loro lavoro incuranti della legge. Quella stessa legge che permette loro di essere rilasciati dopo pochi giorni di galera potendo riprendere la loro attività criminosa. La popolazione di Casalazzara è stanca e arrabbiata e cerca sicurezza. Ma questa sicurezza non arriva.